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Autore Topic: Importante: Dal 16 al 20 gennaio 2012 tutto il Popolo Siciliano si ferma!  (Letto 3991 volte)

Ninaus

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Ieri blocco totale sulle vie di collegamento principali.
Raffineria di Gela inavvicinabile...non è stato concesso neanche ai turnisti di dare il cambio turno...chi è dentro è dentro chi è fuori sta a spasso nei bar nelle piazze o partecipa a cortei ...negozi chiusi al 70% chi rimane aperto lo fa a proprio rischio...carburanti alle pompe esauriti...nei pochi supermercati ancora aperti scaffali quasi vuoti...

Io ed altri tre miei colleghi\Amici non potendo andare a lavoro abbiamo impiegato il tempo a revisionare le forche di una Triumph 900 Trophy ... trattenuti a pranzo abbiamo dato fuoco al barbecue ...bisteccone sarciccie e vino ...fetta di tortina self made innaffiata da bianco liquore alle mandorle e pistacchi...self made anch'esso!


News:

La politica è molto lontana, i siciliani sono tutti disillusi,non c'è destra ne sinistra, non sono niente, SOLO INDEBITATI. Sono contro Lombardo e la giunta regionale, CONTRO QUESTA CLASSE POLITICA CHE DA 50 ANNI HA FATTO SOLO DANNI AL NOSTRO AMATO PAESE. Chiedono altro, e la prima cosa è ATTENZIONE E SOSTEGNO. Credete veramente di poterli liquidare dicendo che non chiedono nulla di nuovo e che sono circondati da ombre nere? Sarebbe da stolti. Se crolla il comparto agricolo e di raffinazione in Sicilia collassa la regione e l’Italia non ne saprebbe attutire il colpo. Andate oltre la retorica che ammanta la protesta e scoprirete i veri problemi…. I SICILIANI HANNO BISOGNO DI TUTTO IL POPOLO ITALIANO …..”.

Ma soprattutto il Movimento vuole rivendicare il suo carattere apolitico e apartitico, ed è aperto a tutti i cittadini: “Il Movimento dei Forconi, non è strumentalizzato da nessuna forza politica. Abbiamo più volte detto che il Movimento è APOLITICO E APARTITICO. Certamente non possiamo impedire a nessuno di partecipare chiedendogli la tessera elettorale. Quindi tutte le polemiche strumentali che da ieri vengono riportati sui vari siti, blog e organi di informazione sono false. Ci auguriamo che con questa doverosa precisazione cessino le polemiche che danneggiano la sacrosanta e legittima protesta che tutto il popolo siciliano con grandi sacrifici in queste ore con i loro uomini , moglie, e figli stanno facendo nelle strade di tutta la Sicilia, per far valere i loro diritti….!!!”. Insomma non c’è nessun partito politico dietro le proteste e i blocchi spontanei che si stanno svolgendo in queste ore in Sicilia e che dureranno fino al 20 gennaio.

Primo piano  »  Sud
Movimento dei Forconi: La protesta si estende in Calabria. Blocchi a Villa San Giovanni
Terzo giorno di sciopero in Sicilia. Intanto la protesta del Movimento dei Forconi si estende in Calabria: blocchi da Villa San Giovanni a Catanzato

Nel terzo giorno di sciopero in Sicilia, la protesta, promossa dal Movimento dei Forconi si estende anche alla regione più vicina all’Isola: la Calabria. Infatti, oltre ai blocchi delle autostrade siciliane, i manifestanti hanno istituito un primo blocco a Villa San Giovanni, luogo in cui attraccano i traghetti da e per la Sicilia. Lo sciopero proclamato dagli autotrasportatori siciliani aderenti all’Aias, al movimento dei forconi e a Forza d’Urto, con un atteso effetto domino ha già raggiunto tutta la Calabria, con presidi che si sono rapidamente diffusi in tutta la regione da Reggio Calabria a Catanzaro. Anche in Calabria la protesta viene portata avanti dai camionisti dei Tir e non si sa per quanto tempo hanno intenzione di paralizzare la regione.
Secondo le prime informazioni giunte dalla Calabria, molti camionisti stanno attualmente bloccando la statale 280, uno dei pochi collegamenti stradali tra Catanzaro e Lamezia Terme. Il blocco principale nella regione è stato individuato all’uscita di una galleria all’altezza del Sandinato. I camionisti calabresi si uniscono a quelli siciliani per protestare contro il rincaro del costo del gasolio e per gli elevati costi di gestione dei mezzi. Nonostante le polemiche di ieri sulla possibile presenza di Forza Nuova dietro al movimento dei forconi (notizia per altro immediatamente smentita dai manifestanti), la protesta si sta estendendo in tutto il nostro Paese e, nonostante la timida informazione dei giornali e telegiornali nazionali, questa stagione dei “nuovi vespri siciliani”, come è stata definita, potrebbe realmente paralizzare l’economia italiana. A questo punto la parola passa al governo Monti che domani discuterà nel consiglio dei ministri del pacchetto sulle liberalizzazioni del settore degli idrocarburi, e che potrebbe addirittura far cominciare uno sciopero ad oltranza dei benzinai siciliani.


« Ultima modifica: 19 Gennaio 2012, 10:09:03 da NinoDB »
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Nino sei in contatto con qualcuno degli organizzatori?
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CUTIZZA

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Comunque il fatto che i media nazionali ne abbiano parlato appena a cominciare da ieri è imbarazzante...e poi diciamo alla Cina!

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Ninaus

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Nino sei in contatto con qualcuno degli organizzatori?

No....
Racconto solo quel che vedo.

Oggi in tarda mattinata per andare in giro col CBX ho dovuto togliere tutta la benza dal cb in quanto ero già da ieri in riserva....
Ho visto poco traffico in giro ... ma nei punti di snodo ...nelle rotonde di accesso alla Città ci sta un mare di gente che campeggia nel vero senso della parola ...hanno tende, tavoli, bracieri, scorte alimentari ... passeggiano sulla strada dove sull'asfalto mantengono accesi dei fuochi... a spot ogni quarto d'ora fanno passare solo le auto...4/6 alla volta ....presenti carabinieri,Polizia e guardia di finanza che presidiano senza intervenire.
A bordo e a centro carreggiata ci stanno sopratutto Tir Furgoni e trattori....tanti striscioni.
La gente che blocca ha sguardi decisi e sono mooolto incazzati.
Sono sopratutto Trasportatori, Agricoltori, Allevatori, Precari, Disoccupati ecc.
Ieri con delle mazze hanno rotto i vetri ad un automobilista che voleva passare a tutti i costi....c'è esasperazione.

Nei cortei la gente grida ed impreca...in testa viene portata a mano una ghirlanda con un manifesto collage con i volti dei politici locali, regionali e nazionali ...subito dietro la banda intona brani funebri....
Al passaggio dei cortei i pochissimi commercianti di ogni genere rimasti aperti si affrettano a chiudere per timore di vedersi rompere le vetrine....come già successo.

Da programma dovrebbe finire tutto alla mezzanotte di venerdì....ma dalle ultime affermazioni si evince che potrebbe perdurare ancora questa situazione a seconda di come andrà l'incontro programmato con il presidente della Regione.
Io per forza di cose sto in ferie e dalla Raffineria arrivano voci che se la situazione dovesse continuare in questi termini si dovrà affrontare una fermata generale degli impianti in emergenza....fatto di per se mooolto grave.
« Ultima modifica: 19 Gennaio 2012, 18:53:43 da NinoDB »
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gas900

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http://www.abruzzo.newsbox.it/news/?id=867

il forcone è arrivato anche in abruzzo...io due giorni fà ho aperto un post su un'altro forum e anche nessuno ne sapeva niente.....la gente arriverà a capire che le notizie date in tv e sui giornali sono manovrate? quanto tempo deve ancora passare?? l'unico modo per avere la vera notizia e cercartela da solo....e il passaparola.... :wave: :wave:
« Ultima modifica: 19 Gennaio 2012, 22:08:07 da gas900 »
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Ninaus

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Come accennato il rischio che alla mezzanotte di oggi i blocchi non vengano tolti è altissimo.
La situazione, se dovesse perdurare 'lagitazione' può solo che peggiorare...

Le attività commerciali Oggi 20 gennaio 2012, sono rimaste chiuse, lo ha stabilito il sindaco mediante un’ordinanza, al termine di un incontro avvenuto ieri con la rappresentanza sindacale dei commercianti.

L'ATO locale non ritira la spazzatura da alcuni giorni e le strade stanno diventando uno schifo i disagi sono sempre più evidenti la città è stracolma di rifiuti perché gli autocompattatori non possono raggiungere la discarica.

Negozi chiusi, una Gela fantasma e triste al suo risveglio

"Una città vuota questa mattina Gela. Svuotata della sua anima commerciale, dei bar sempre pieni di gente e della sua innata allegria e voglia di fare. Lo sciopero dei commercianti, uniti lungo il corteo che ha attraversato la città, ha segnato il punto più alto di questi lunghi giorni di protesta.
Facce stanche e tristi quelle presenti alla manifestazione di protesta: commercianti, artigiani, agricoltori ma anche tanti studenti, hanno mostrato il loro profondo malessere per questo duro momento di crisi. Tutti insieme in corteo sotto la pioggia, scrutati dagli occhi curiosi degli anziani presenti in piazza, e da chi non crede in questa protesta.
Una Gela stanca dunque, sporca dopo giorni di mancata raccolta dei rifiuti, lenta nel suo risveglio collettivo, frustrata da anni d’indifferenza e in attesa di qualcuno o qualcosa che sappia risvegliare l’orgoglio e la forza di tutti i cittadini".

Gli studenti uniti per farsi sentire: "non c'è mafia, e neanche politici"

Gela. Una grande manifestazione della cittadinanza con tanto di forze armate al seguito. Dopo l’ordinanza del sindaco che dispone di sospendere tutte le attività commerciali per tre ore, il corteo ha percorso le vie principali di Gela, passando per la Piazza Vittorio Emanuele con megafoni e musica.
Non si tratta più del Movimento dei Forconi, questa volta i giovani del territorio, “figli della crisi”  si sono riuniti per farsi sentire. Gli stessi cittadini chiedono che qualcosa si muova, che avvenga un cambiamento, “non c’è la mafia di mezzo, neanche i partiti politici”, è quanto gridano i giovani gelesi. Mentre la città è in piena confusione, scoppiano  su internet metodi su come i consumatori possono contribuire a far abbassare il prezzo della benzina. La gente inizia ad aver paura, tanto che nella notte si sono verificati furti di benzina dalle auto in sosta.


I Forconi voglio continuare ad oltranza, il vescovo: è una rivolta sociale
 

Gela. Contadini, operai, commercianti, studenti, qualche libero professionista. Il corteo gelese ha racchiuso un migliaio di manifestanti nel quinto giorno di protesta dei Forconi. Hanno attraversato via Palazzi fino al corso Vittorio Emanuele.
Cori contro i deputati gelesi Donegani, Federico, Speziale e Crocetta. Il corteo si è soffermato davanti la segreteria dell’eurodeputato inveendo con cori e insulti. Saracinesche abbassate fino alle 12,30. C’è rabbia ma non rassegnazione. Il fronte sembra compatto. Nessuna divisione. Mentre in Prefettura i rappresentanti del movimento dei Forconi chiederà di poter proseguire ad oltranza la protesta.
«Un problema grave e devastante attanaglia le piccole e medie imprese, i lavoratori, le famiglie e il futuro dei giovani». Lo afferma il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Michele Pennisi, commentando lo sciopero dei tir. Il vescovo in un suo messaggio pastorale scrive che la preoccupazione dei contadini è causata dalla «filiera lunga che comporta un'enorme differenza fra il valore dei prodotti agricoli sugli alberi o nelle serre e quello della stessa merce nei grandi supermercati, determinato anche dalla concorrenza sleale di produttori di altri paesi».«Tutto questo spesso costringe a ritmi di lavoro disumani, mina la serenità e l'unità delle famiglie e le rende irreversibilmente povere.
Ma la città degli uomini raggiunta dall'annuncio del Vangelo deve ritrovare la sua armonia». Pennisi si appella alle forze politiche e ai governi regionale e nazionale «affinchè non sottovalutino il clima di rivolta sociale che sta interessando molti territori della Sicilia, ascoltino il grido di disperazione che proviene da tanta gente che si sente abbandonata a sè stessa, favoriscano lo sviluppo economico dei nostri territori».


Rammento che Gela - CL - pur non essendo Capoluogo di Provincia ha come residenti circa 100.000 Abitanti.



Fonte: www.quotidianodigela.it


[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pSWhIM5-XbQ&feature=player_embedded[/youtube]
« Ultima modifica: 20 Gennaio 2012, 18:03:41 da NinoDB »
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Notizie Milano   Fonte: http://www.italiah24.it

Movimento dei Forconi: i “Forconi” di Milano domani bloccano il casello di Melegnano?

Domani potrebbe esserci un blocco da parte del Movimento dei Forconi di Milano al casello autostradale di Melegnano, ingresso della A1.
Il Movimento dei Forconi si allarga e sbarca anche a Milano. Una pagina di facebook ha annunciato infatti per domani un blocco al casello autostradale di Melegano, ovvero l’ingresso della A 1. I Forconi Milano stanno infatti organizzando proprio lì, il primo blocco che potrebbe mandare in tilt il traffico autostradale del Nord Italia. Nell’evento creato, che inizialmente doveva essere in Piazza Duomo, si legge: “Manifestazione pacifica contro il caro vita, benzina, lavoro, irpef, pensioni, ecc… Chiunque si presenta è pregato di munirsi di un simbolo o maglietta della Sicilia (sono ben accette anche bandiere italiane tricolori) se è possibile… Adesso o mai più! Per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli!!!!”.

Dunque domani al casello di Melgnano potrebbe cominciare una vera e propria protesta anche nel Nord Italia, che si unirebbe alle proteste della Sicilia, regione dove è nato il movimento dei forconi, alla Calabria e all’Abruzzo, che questa mattina ha cominciato con i suoi blocchi all’altezza dell’uscita del casello di Pescara Nord. Altre manifestazioni spontanee potrebbe esserci in Puglia, dato che in queste ore stanno nascendo moltissimi gruppi ispirati al movimento dei forconi che si stanno organizzando per bloccare anche le autostrade e le strade statali della regione. Altre iniziative sono previste nei prossimi giorni in Campania.
I forconi di Milano intanto si stanno organizzando pure per creare disagi nella città anche se al momento non si sa bene quali zone di Milano saranno interessate. Gli organizzatori della manifestazione invitano i fan di facebook a “Preparare striscioni….. e tutto il necessario per le manifestazioni!!! stiamo decidendo di avviare più blocchi in diverse zone… a breve altre info”. Insomma quella che era nato come uno sciopero isolato di una sola regione, la Sicilia, sta diventando un movimento sempre più nazional-popolare, nonostante tv nazionali e politica sembrino disinteressarsi alla cosa.

  :director: CONTRORDINE 

Notizie Milano
Contrordine: I forconi di Milano non bloccheranno il casello di Melegnano
Il movimento dei forconi di Milano annunciano su Facebook che il blocco del casello di Melegnano previsto per domani non ci sarà

Pomeriggio si era diffusa la notizia che i forconi di Milano domani avrebbero preso d’assalto il casello di Melegnano bloccando con i Tir l’ingresso all’autostrada A1. Ebbene i forconi di Milano, estensione del movimento dei forconi della Sicilia, hanno deciso di non bloccare più il casello, nella giornata di domani. La notizia del cambio di programma è stato comunicato pochi minuti fa sulla pagina facebook dei Forconi di Milano. L’annuncio è molto semplice: “TENIAMO AD ANNUNCIARE CHE IL BLOCCO NON CI SARA’… è stato ANNULLATO!!!” e ancora “COMUNICAZIONE URGENTE: PER MOTIVI DI LOGISTICA, SICUREZZA E ORGANIZZAZIONE L’EVENTO DI DOMANI è ANNULLATO, PROBABILMENTE SI SVOLGERà SETTIMANA PROSSIMA…PIù TARDI MAGGIORI INFO”.
I forconi di Milano, a differenza di quelli del movimento del Sud, nato spontaneamente, si è fermato di fronte al no della questura che non ha dato l’ok per la manifestazione di domani. Blocco che comunque gli organizzatori sotto il nome di forconi di Milano hanno intenzione di organizzare entro la prossima settimana. Quindi scongiurato il blocco dell’autostrada più importante d’Italia, la A 1, è attualmente scongiurato. La protesta quindi rimane circoscritta alla Sicilia, dove autotrasportatori, pescatori e coltivatori hanno bloccato autostrade e ferrovie dell’Isola, la Calabria e qualche città isolata sempre nel Sud Italia, come ad esempio la protesta che comincerà domani a Pescara. Delusione ovviamente tra i tanti che hanno aderito alla pagina web e che avrebbero voluto che la protesta si estendesse al più presto e in contemporanea in tutta Italia. Molti dei commenti sulla pagina web di chi ha ciccato “Mi Piace” invita gli organizzatori a ripensarci e a realizzare lo stesso il blocco, dato che in Sicilia la protesta è cominciata senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità competente. Intanto domani dovrebbe concludersi lo sciopero in Sicilia, anche se Martino Morsello, responsabile del movimento dei forconi, ha dichiarato che le manifestazioni potrebbe continuare ad oltranza anche dopo la data prevista all’inizio.











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Da vedere assolutamente ....chiarisce alcuni concetti e da il polso della situazione!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=3vCsc1Ubmlo[/youtube]
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Ritorno adesso dal fare 1 ora di coda al benzinaio per il gasolio......per la benzina ho usato dei bidoni metallici omologati ... m'è andata bene.
Stamani il supermercato era aperto con fuori un cartello con su scritto "nuovamente disponibili carne, uova, latte e acqua.
Dopo le ferie che ho dovuto prendere nei giorni scorsi a causa dei blocchi stradali...spero domani di rientrare al lavoro.   :(
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Forconi, il movimento minaccia di bloccare la Capitale: "Basta Sicilia, andiamo a Roma"


"Sospendiamo la protesta qui in Sicilia, sebbene i presidi continueranno e non escludiamo nuove forme di manifestazione sull'isola. Ma adesso spostiamo il piano d'azione a Roma". Così Mariano Ferro, leader del "Movimento dei Forconi. Non possiamo arrivare allo scontro con i siciliani, già provati da una situazione economica e sociale tanto difficile.
In queste ore ci stiamo organizzando per trasferire la nostra protesta a Roma. Alla domanda se sono già stati individuati i siti romani dove allestire blocchi e presidi, Ferro ha risposto: "Stiamo valutando in queste ore" promettendo che "già da domani o dopodomani", cioè da oggi o da domani, "saremo nella Capitale". Forza d'urto, infatti, annuncia 15-20 giorni di protesta a Roma.
Finita la protesta in Sicilia, si contano i danni - Intanto, in Sicilia, l'ultimo baluardo a cadere è stato Avola (Siracusa), roccaforte dei 'Forconi' e focolaio della protesta di contadini e padroncini, che partendo da qui si sono allargati a macchia d'olio, mettendo in ginocchio la Sicilia. Dopo sei giorni, la mobilitazione è finita. Adesso è cominciata la conta dei danni: milioni di euro bruciati, tonnellate di prodotti, dal latte alle uova, fino ai pomodorini, che rischiano di marcire nei tir se non saranno consegnati in tempo, tant'è che a Palermo la Prefettura ha autorizzato la circolazione anche domani.

Occhi puntati verso l'incontro Monti-Lombardo - L'attenzione del movimento Forza d'urto è rivolta all'esito del vertice tra il premier Monti e il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, in programma mercoledì a Roma.
Oltre a sconti sull'energia, i trasporti, i carburanti e la sospensione delle cartelle esattoriali, il movimento chiede la creazione di una "moneta popolare", sull'esempio della Svizzera.
E proprio il governatore mostra soddisfazione per la fine dei blocchi: "Prendo atto che il buon senso è prevalso".

I primi segnali di normalità si sono registrati a Gela, dove i distributori che avevano ancora scorte di carburanti hanno riaperto le pompe mentre al Petrolchimico è avvenuto regolarmente il cambio turno del personale addetto alla conduzione degli impianti. In città è ripresa la raccolta della spazzatura e nei supermercati sono cominciati ad arrivare i primi generi alimentari. Ad Agrigento, invece, la polizia segnalava nuovi presidi, facendo immaginare un inasprimento della situazione, allarme poì rientrato.
La svolta s'è avuta con l'intervento di alcuni prefetti che hanno convocato riunioni con gli autotrasportatori per accelerare le operazioni di consegna delle merci bloccate da lunedì. In ogni parte della Sicilia i tir si sono messi in movimento, a Palermo come a Messina e a Caltanissetta le prime autobotti hanno rifornito gli impianti di carburante.
La tensione è rimasta alta invece a Catania e a Siracusa, per via dei blocchi nelle raffinerie del Petrolchimico di Priolo: i presidi sono stati rimossi solo nel primo pomeriggio, consentendo così alle autobotti di caricare la benzina per rifornire le due città.
Per tornare alla normalità comunque ci vorrà ancora qualche giorno. I disagi sono stati molti. A parte l'incubo carburante, i blocchi hanno svuotato i supermercati. La mancata consegna di alcuni materiali ha costretto l'azienda fotovoltaica 3Sun di Catania a mettere in cassa integrazione i dipendenti. Secondo Confindustria sono già sette le imprese etnee che hanno depositato la richiesta di Cig per un totale di oltre 800 lavoratori.
A Sciacca, l'ufficio postale ha sospeso i pagamenti per mancanza di liquidità poiché il portavalori col contante era stato bloccato. A Modica circa due milioni di uova fresche sono a rischio, mentre a Pachino il Consorzio del pomodorino ha richiesto decine di tir per potere consegnare in tempo la merce, col pericolo di mandare in fumo 1,2 milioni di euro. In serata sono giunti a Messina, provenienti da Villa San Giovanni, i 190 mezzi pesanti fermi nelle aree di parcheggio in Calabria.
Anche in Sardegna si blocchi contro Equitalia - Ma se in Sicilia i contadini sotterrano i forconi, in Sardegna i contadini sono pronti a imbracciarli al grido lotta a Equitalia e al prezzo dei carburanti: gli autotrasportatori aderenti alla Fiap hanno annunciato quattro giorni di sciopero e blocchi nei porti a partire da lunedì.
22 gennaio 2012
Fonte:  http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/01/22/forconi-protesta-minaccia-blocchi-roma.html
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Gela. I Forconi non demordono e continuano a presidiare gli ingressi della città. Alle bandiere di protesta del movimento Forza d’urto si sono aggiunte quelle dei commercianti, lavoratori di tutte le categorie e numerosissimi disoccupati.

Lasciato un varco ai distributori dei beni di prima necessità, tra carburanti e alimenti, oltre ai compattatori del servizio di raccolta rifiuti urbani e speciali. I lavoratori del petrolchimico sono tornati a garantire i turni ma la protesta non si placa. “Andremo avanti fino a martedì – assicura Franco Cassarino – Siamo pronti a proseguire ad oltranza.

La classe politica deve capire che ha fallito, ignorando il bene della collettività”. Intanto la città è tornata ad essere più vivibile, anche se i carburanti vengono distribuiti col contagocce e gli scaffali dei negozi di generi alimentari son praticamente vuoti.

Domattina gli agenti del commissariato di polizia dovrebbero scortare altri dodici autocisterne di carburante.

http://www.quotidianodigela.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1480:forconi-i-blocchi-proseguono-ma-non-fermano-i-servizi&catid=146:attualita1&Itemid=583
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