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Autore Topic: 10 giorni tra le alpi del trentino (Parte 2)  (Letto 2448 volte)

lavolpe

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    • Blog personale di Pier Luigi Pallini
10 giorni tra le alpi del trentino (Parte 2)
« il: 26 Agosto 2011, 17:03:42 »

8 Agosto 2011
Passo della Mendola, Dobbiaco
 
Chiamo il campeggio che avevo scelto all’andata a Dobbiaco e mi dicono che per una tenda piccola ora c’e’ posto anche se senza corrente! Perfetto… qui ho concluso e posso spostarmi! Saldo il conto con il campeggio chiudo la tenda e carico la moto per trasferirmi a levante.
 
Il navigatore di dice di tornare a prendere la A22 per Bolzano!!! ORRORE!!! Al pensiero di farmi cuocere le cosce di nuovo in autostrada inorridisco! Cerco una strada alternativa e scopro che passando per il passo della Mendola posso tagliare e ridiscendere proprio verso Bolzano. Perfetto, salgo in moto e via per Dobbiaco. L’asfalto non e’ il massimo ed essendo la settimana di ferragosto il traffico si e’ già intensificato. Inoltre gli oltre 80 KG caricati dietro mi alzano l’anteriore e mi rendono la guida non semplicissima. Mi fermo proprio in cima al passo per mangiare qualche cosa, e nell’occasione faccio due chiacchiere con un motociclista di Como anche lui li da solo. Questo è evidentemente un punto di passaggio, molto carino tra l’altro, vedo passare motociclisti e motocicliste in continuazione.
 
Discendendo per Bolzano la temperatura si fa di nuovo insopportabile, soprattutto superando i numerosi camion. Per fortuna il tragitto da percorrere e’ relativamente breve e allungo sperando di togliermi da quella valle infernale il prima possibile.
 
Mi dirigo verso la Val Pusteria e finalmente raggiungo il Caravan Camping! WOW, ancora meglio del precedente. Non sembra affatto un campeggio ma una sorta di residence! La SPA e’ enorme, tutto e’ curatissimo e pulitissimo. Altro posto perfetto dove fermarsi!
 
Ma in questo caso la fortuna che mi ha accompagnato fino a questo momento mi  volta le spalle. La persona con cui avevo parlato per telefono si era “dimenticata” di dirmi che il posto tenda sarebbe stato nel giardino della piscina e che non avrei potuto montarla prima delle 20.30. Inoltre la mattina entro le 10 l’avrei dovuta smontare perche a quell’ora sarebbero arrivati in piscina i villeggianti! :O Ma siamo matti? A me serve un posto dove mollare i pesi e girare libero con la moto, ci manca che mi ficco in una situazione del genere! Riprendo cosi il libro dei campeggi in mano e cerco il meno peggio nelle vicinanze, purche abbia una lavanderia a gettoni! Ne trovo uno a Cortina che non sembra male. Chiamo e mi dicono che c’e’ disponibilità, perfetto! Non perdo tempo e mi dirigo al nuovo campeggio, con giusto una sosta presso un cimitero a memoria dei caduti della grande guerra. Questo sfortunatamente e’ un “vero” campeggio, dove non ci sono piazzole numerate ne saune dove sciogliere i muscoli! Inoltre e’ sul lato nord della montagna sotto una fitta pineta, e la pioggia incessante degli ultimi due giorni lo rende particolarmente umido. Vista la situazione mi devo adattare e monto la tenda nel posto piu’ vicino ai bagni.
 
Mi reco a Cortina per mangiare un panino in un Pub, ma proprio quando decido di tornare ricomincia a diluviare! Come un idiota non ho pensato a portare tutte le protezioni antipioggia, ma sono piuttosto vicino al campeggio quindi dovrebbe bastare aspettare che diminuisca!
 
Arrivo in campeggio un po infreddolito e con i jeans e le scarpe umidi. Ma poteva andare peggio. La vera sorpresa arriva di notte, quando improvvisamente incomincio a soffrire un freddo assurdo. Il telefono mi da una previsione di temperatura di 5 gradi, e ci sono tutti, forse addirittura meno!!! Una escursione termica incredibile. Inoltre ha appena piovuto e la tenda estiva non riesce in nessun modo a fermare l’umido che sale dal terreno. Mi infilo tutto quello che posso , mi arrotolo nel sacco a pelo anche lui estivo, e ci stendo su quello che rimane, ma non serve a nulla perche il freddo viene dal basso e non dall’alto. Passo praticamente la notte in bianco aspettando il piu’ possibile il sole alto per andarmi a scaldare sotto la doccia. Ci rimarro’ piu’ di mezz’ora! Ero cosi infreddolito che l’acqua calda toccando il corpo scendeva fredda! Per fortuna la giornata si presenta splendida e avro’ sicuramente modo di dimenticare la nottataccia!

9 Agosto 2011
Passo Falzarego, Passo Pordoi, Passo Fedaia, Marmolada, Passo Giau
 
Ormai il sole e’ alto e io ho ripreso i colori. C’e’ un problema pero’ … le scarpe sono ancora umide! Poco male! Non a caso ho scelto appositamente un campeggio con una lavanderia. Compro un gettone e butto le scarpe nell’asciugatrice… pochi minuti e me le infilo belle calde… i 4 euro meglio spesi negli ultimi giorni! J
 
La giornata sarà lunga perche il tragitto previsto e’ impegnativo.
 
Mi dirigo verso il passo Falzarego, ma qui la situazione e’ diversa rispetto ai giorni precedenti. Il traffico e’ deprimente, per tutta la zona intorno Cortina di sono lunghe code e risulta difficoltoso passare anche con la moto. Attraverso velocemente il passo che non offre nulla di interessante paragonato a quanto vissuto prima e mi butto sul Pordoi, altro regno dei ciclisti. Qui già si ragiona, ci sono molti meno turisti in giro e punti panoramici dove fare belle foto. L’asfalto poi e ben tenuto e divertente! Ridiscendo il Pordoi  e attraverso il passo Fedaia altrettanto bello! La moto gode del fresco e le gomme continuano a dare il meglio di se regalandomi belle curve e pieghe incredibili. Ho percorso ormai talmente tanti km di sole curve che il feeling con la moto lo sento cambiato, mi ritrovo a percorrere tratti impegnativi con una naturalezza incredibile. Fatto sta che per tutto il giorno sarò io a superare gli altri motociclisti senza mai prendere pericoli e nemmeno avere la percezione di correre! Mi fermo ad ammirare la Marmolada e prendere un cappuccino. E’ ora di pranzo e ho già percorso svariati km e attraversato tre passi alpini. La marmolada e’ splendida ed e’ una goduria ammirare le lingue di ghiaccio che scendono in una giornata di agosto cosi limpida e soleggiata. Dopo la sosta riparto per l’ultimo passo, il Giau, che mi e’ stato consigliato da un anziano nel campeggio il quale mi ha detto che da li si puo’ ammirare tutta la zona. La strada per arrivarci e’ splendida, asfalto fantastico e nessuna macchina in giro. Giunto li posso constatare che il gentil vicino aveva ragione. E’ sicuramente il passo piu’ bello da visitare nella zona ed il piu’ panoramico di tutti! La mia giornata motociclistica e’ ormai finita e ne approfitto per fermarmi a fare due foto sfruttando la luce tenue del pomeriggio. La scelta di visitarlo per ultimo si e’ rivelata azzeccata ritrovandomi qui nell’ora piu’ bella! Finita la sessione di  foto riparto per direzione Cortina. Praticamente sono stato cosi preso dal guidare che mi sono dimenticato di mangiare e sento ora la necessità di riempirmi al piu’ presto! Faccio due passi per Cortina per vedere cosa offre e scorgo ad un lato un grande Ristornate dove sicuramente c’e’ posto. Una volta dentro scopro che si tratta di sola pizzeria, ma dalle foto esposte sembra una istituzione del luogo e decido di fermarmi per provarla! Senza infamia e senza lode, pero’ riempie alla grande! Rifocillato rimonto in moto e ritorno in campeggio pregando che la notte sia piu’ gentile della precedente e mi lasci dormire un po! Sfortunatamente non sarà cosi! Nonostante tanto sole di giorno, come la notte precedente , la temperatura scenderà improvvisamente sotto i 5 gradi, facendo ricominciare il calvario per aspettare che finisca! Il freddo mi crea questa volta seri problemi stimolando l’ernia e facendomi alzare non solo infreddolito ma anche con un mal di schiena indescrivibile.

10 Agosto 2011
Banne
 
Mi alzo di nuovo di mattina presto buttandomi sotto la doccia bollente. Praticamente non riesco a camminare per il dolore alla schiena! Mi sono proprio conciato per le feste!!! Qui comunque ho visto tutto quello che mi interessava visitare e ho belle foto da portare a casa. Decido di anticipare il rientro ad andare a visitare finalmente Trieste, quella che era la meta iniziale. Saldo i conti e carico la moto, ma alzare quei pesi non fa altro che acuire il fastidio alla schiena. Devo ancora trovare un posto dove dormire e decido di affidarmi di nuovo all’applicazione del telefonino che all’andata mi aveva permesso di trovare quell’ottimo albergo a Bologna. L’applicazione mi trova un Hotel/B&B a Banne (La Valle di Banne) a 6Km da Trieste a soli 50 euro a notte., sempre con commenti positivissimi. Chiamo per la conferma e di nuovo e’ tutto vero, 50€ colazione compresa e c’e’ anche disponibilità per 2 notti. Perfetto!!!  Il percorso non e’ lungo, sono circa 200Km, ma il fastidio alla schiena mi costringe a lunghe soste e arrivo sul posto di pomeriggio inoltrato. Il primo tratto di strada e’ splendido tanto che mi ritrovo a “gareggiare” con una Aprilia 1000 praticamente da Cortina fino all’autostrada, e nonostante i pacchi sembra che l’aprilista non sia proprio in grado di lasciarmi dietro!
 
L’albergo e’ carino e la camera e’ ottima, ampia e pulita, e il letto enorme pur essendo una singola! In piu’ anche qui mi ritrovo in camera un televisore 40’’ LCD J. E’ il caso di farmi passare il mal di schiena, quindi evito di scaricare la moto, prendo solo lo stretto necessario e non esco nemmeno per cenare. Mi sono rimaste delle scatolette di tonno prese per emergenza e poi mai consumate,  e decido di farmi bastare quelle. Questo mi permetterà di alzarmi la mattina seguente rigenerato!
 
11 Agosto 2011
Trieste
 
La notte passa tranquilla e fresca e la schiena va molto meglio, per sfortuna pero’ devo ancora scaricare la moto e questo mi farà regredire un poco. La colazione e’ abbondantissima, e i gestori dell’hotel gentilissimi. Scopro che mi trovo a pochi km da Basovizza, la zona delle foibe, e avendo tutto il giorno a disposizione decido di visitare prima queste. Nulla di interessante da vedere ma conoscendo bene la storia del posto e’ comunque un luogo estremamente suggestivo. Decido di farmi una passeggiata per visitare la grotta gigante. Percorrendo un sentiero di ciottoli attraverso una natura selvaggia percorro alcuni km per raggiungere la grotta! I segni tra gli alberi e i ciuffi di peli sparsi fanno capire da quanti animali sia abitata questa boscaglia. Brutta sorpresa all’arrivo pero’, arrivato sul posto scopro che la grotta e’ aperta solo la prima domenica del mese. Ma il posto e’ comunque bello e mi trattengo li bivaccando per un po su una panca di legno e scattando qualche foto ai laghetti naturali presenti in quell’area.
 
Arrivo finalmente a Trieste verso l’ora di pranzo. La città si presenta subito bellissima, ma il caldo torrido mi spinge a dirigermi verso la spiaggia per cercare un po di ombra e mangiare qualche cosa. In realtà scopro subito che le spiagge a Trieste non esistono pur essendo un posto di mare. E la gente del luogo usa prendere il sole sdraiandosi direttamente sulla passeggiata del lungomare. Questa insolita abitudine mi diverte e decido di fermarmi li per mangiare qualche cosa e fare poi due chiacchiere con i gestori del chiosco presso cui sosto. Da qui mi muovo per cominciare la mia visita alla città. La prima destinazione sarà il parco della rimembranza e il colle di San Giusto per poi ridiscendere da li ed arrivare con calma a piazza dell’Unità d’Italia dove al tramonto potro’ fare alcune foto. Verso le 10 di sera mi fermo a cenare presso una osteria del lungomare la quale si dimostrerà eccellente. Mi ci voleva finalmente un pasto  diverso!
 
Tornando a piazza dell’unità mi accorgo che la luna piena sbuca proprio da dietro la torre, e mi fermo di nuovo per le ultime foto, dopodichè mi reco in albergo per riposarmi!

12 Agosto 2011
Trieste
 
Le due notti prenotate sono trascorse e oggi dovrei lasciare l’albergo. Ma Trieste mi e’ rimasta dentro e non mi dispiacerebbe riviverla per un ultimo giorno. Inoltre la schiena va meglio ma non e’ ancora pronta per affrontare i 700km per il ritorno. Decido cosi di chiedere se posso tenere la camera per un’altra notte. Sfortunatamente e’ tutto pieno, ma i gestori dell’hotel con una gentilezza senza eguali si prodigano per ore per cercare di farmi rimanere, telefonando a tutti i nuovi arrivi per le conferme e cercando di spostare le prenotazioni tra le diverse camere, ma non si trova soluzione. Alla fine mi propongono di spostarmi nell’albergo di una loro amica a Basovizza (Albergo Centrale) che dovrebbe avere disponibilità. Per me va benissimo cosi confermiamo e cambio albergo. Anche questo spazioso e pulito, non posso lamentarmi!
 
La giornata passa come la precedente, tranquilla e riposante, tra le bellezze di Trieste. Le mille curve dei passi alpini sono ormai un ricordo!

13 Agosto 2011
Il rientro
 
Oggi si rientra. 3000 km sulle spalle tra le mille curve dei passi alpini e gli spettacolari panorami vissuti non lasciano nessun rimpianto. Non avrei potuto fare scelta migliore per vivere questa esperienza unica. Ho avuto la conferma che anche da soli si puo’ stare bene e la montagna e’ in assoluto il posto migliore per rifugiarsi nei propri pensieri. Lo stesso viaggio in Norvegia potrebbe non essere paragonabile a questo come emozioni vissute. Mi aspettano gli ultimi 700km di viaggio per rientrare in casa e li percorrero’ con tutta la tranquillità possibili.
 
Per chi fino ad oggi ha indugiato pensando di non farcela a partire da solo dico solo di farlo senza porsi troppe domande, kilometro dopo kilometro i dubbi e le paure si dissolvono come ghiaccio sotto il sole.

per le foto
http://www.21gradi.it/Blog/Postings.aspx?ID=149
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simalberto81

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Re: 10 giorni tra le alpi del trentino (Parte 2)
« Risposta #1 il: 17 Settembre 2011, 06:33:15 »

complimenti per l'itinerario e come hai saputo raccontarlo. Fa venire voglia di partire in fretta e furia! la foto della mucca è fantastica
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