A parità di mandata dell'olio (la pompa rimane la stessa), aumenterebbe la pressione del circuito a monte della strozzatura. A vole essere pignoli ci sarebbe un minimo di dispersione che impatterebbe anche sulla mandata.
Questa è la teoria e vale per un circuito semplice, ad anello.
Però bisogna considerare 2 cose:
1) alcuni circuiti hanno un ponte di bypass del radiatore. In genere ne sono dotati i circuiti dotati di valvola termostatica, come ad esempio il radiatore del circuito di raffreddamento di qualunque veicolo moderno. Se la valvola termostatica è parzialmente chiusa perchè il liquido è ancora freddo, al fine di non interrompere la circolazione o comunque aumentare la pressione dell'impianto a chiusure parziali, parte del liquido che dovrebbe andare al radiatore passa per un collettore di bypass del radiatore. La mandata del liquido al radiatore è parzializzata dalla valvola, ma la mandata dell'intero impianto rimane sempre la stessa (a parità di regimi di rotazione del motore), divisa tra il radiatore ed il bypass. Più liquido va al radiatore, meno ne va al bypass e viceversa. In questo modo si regola la capacità di dissipazione dell'impianto di raffreddamento, mantenendo costante la mandata e quindi l'omogeneità della circolazione del liquido nelle intercapedini per il raffreddamento del motore e mantenendo la pressione dell'impianto sempre entro valori controllati.
La valvola termostatica è il sistema di feedback che equilibra l'insieme.
Qualora intervenissi con riduzioni di sezione a parte dell'impianto, potresti compromettere l'equilibrio del sistema di bypass.
Il circuito di raffreddamento dell'olio non è termostatato, quindi questo problema non si pone.
2) Non tutti i circuiti sono semplici (ad anello). Molti circuiti (ed è l'esempio del circuito dell'olio), sono in realtà più circuiti ad anello semplice messi insieme che condividono la stessa pompa dell'olio.
Quindi, se riduci la sezione di uno di questi circuiti, aumenti la pressione di tutto il sistema, ma la mandata della pompa dell'olio verso il circuito strozzato non rimane la stessa, ma viene redistribuita sulle altre parti del circuito. La mandata totale rimane la stessa, ma la mandata del circuito strozzato diminuisce, a favore delle altre parti.
Quindi, sempre filosofeggiando, dovrebbe leggermente aumentare la pressione dell'impianto, diminuire la mandata di olio al radiatore ed aumentare la mandata di olio ad altre parti del circuito che lubrificano ad esempio la distribuzione.
La minor quantità di olio che arriva al radiatore, però potrebbe essere più efficacemente raffreddata dalle migliori capacità (non efficenza) di dissipazione del radiatore più grosso e dalla sua più lunga permanenza all'interno dello stesso. Di contro ci sarebbe un calo di efficienza (non capacità) della dissipazione del radiatore, considerando il minor delta di temperatura, perchè il radiatore conterrebbe olio più freddo, sia a causa della minor alimentazione, sia a causa delle sue maggiori dimensioni.
Quindi concludendo, bisognerebbe valutare, dal punto di vista della dissipazione complessiva, quanto il radiatore più capace (ma teoricamente meno efficiente) riesca a compensare la riduzione della mandata di olio a se stesso e che tipo di conseguenza potrebbe avere (sempre che le abbia) l'aumento di pressione di tutto il circuito. Magari minor tenuta, soprattutto a freddo con olio denso, con rischio di rotture? Imbrattamento delle candele? Magari nulla perchè l'aumento potrebbe essere trascurabile.
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