Topic: SITO DEVESPIZZATO (Letto 7483 volte)

MICHELE · « **Risposta #30 il:** 17 Maggio 2011, 09:29:20 »

Citazione da: class - 16 Maggio 2011, 22:48:21

Bella la tua VBA150 del "60"

Ce l'ho anche io!!!!!!!

Io ho la vbb del 64--conservata.

MICHELE · « **Risposta #31 il:** 17 Maggio 2011, 09:31:06 »

Citazione da: BigC - 17 Maggio 2011, 08:22:28

cioe', manco la' se la levamo dai zebedei?? naaaaaaaaaa......

Eppure a te su un bel gs 160 (che c'ho pure quello)te ce vedo proprio bene.

BigC · « **Risposta #32 il:** 17 Maggio 2011, 10:42:39 »

Puo' essere... ma non so come vedresti 'lei' sotto di me

Curvator cortese · « **Risposta #33 il:** 17 Maggio 2011, 11:03:33 »

Citazione da: Empirico - 16 Maggio 2011, 15:34:51

1)Forcella disastrosa
2)Freno anteriore pericoloso
3)Freno posteriore a bloccaggio garantito
4)Dopo 10 km a manetta grippava.
5)Per andare dritti senza mani bisognava sedersi sulla coscia.Il difetto lo ho eliminato:dopo il botto col camion andava dritta senza equilibrismi.

1)devo ammettere che...
2)beh, in effetti...
3)insomma, sì, però...si intraversa anche...
4)no, questo no! Con miscela fatta con olio castrol TTS, Roma-Viareggio sull'aurelia, praticamente sempre a manetta...non ha mai grippato (il mio px 150).
5)vabbè, comunque...anche la mia BMW Isolde e la mia adoratissima Bol Cio Cio San (svergolona e pollicina) tendono ad un lato, ma non mi lamento troppo, amandole incondizionatamente.

Non posso parlare solo di impefezione dinamica e prestazionale, parlando di Vespa.
Posso altresì dirvi che quando guardo una vespa d'epoca ammiro le sue tondeggianti, bombatelle ed aggraziatissime forme che la vestono, ne apprezzo i colori pastello di un passato Italiano, quello degli anni '50-'60, in cui il bianco e nero dominava solo nelle foto.
La sua femminina e dolcissima beltà mi ricorda la gioventù dei miei genitori e persino la mia infanzia,
la crescita economica, i sorrisi, la semplicità della gente genuina e di coloro che finalmente potevano permettersi un mezzo per andare al lavoro... e poi il fuoriporta al mare, al lago od in campagna, a prescindere dalla pienezza del portafoglio.
Mi ricorda le ragazze seduta di traverso, con il fazzoletto in testa a racchiudere le improbabili pettinature dei tempi, con quelle gonnellone plissettate dalle tinte o disegni vivaci, rigorosamente sotto il ginocchio e tenute ferme da una mano.
La vespa dipinge un quadro indelebile nella mia memoria, senza lacune mnesiche secondarie al suo dato anagrafico, che riassume un vissuto piacevole e talora nostalgico, in cui il sorriso soppianta il pianto; mi ricorda la nostra storia recente, l'Italia pulita, quella dell'onestà e del valore di una stretta di mano, quella in cui i genitori insegnavano il corretto senso civico ai figli fin dalla culla.
La vespa mi ricorda il sentimento che esonda dai cuori e rinasce gioioso sulle macerie quasi ancora fumanti, la speranza vera nel futuro dei propri figli, in una parola il vivere vero...sopra ogni cosa.
Pazienza per la sua dinamica imperfezione, che diventa però un difetto veniale d'amare, quasi come quelli che si accettano (e si perdonano) ai propri figli.

Freddie · « **Risposta #34 il:** 17 Maggio 2011, 12:44:50 »

La Vespa è stato un grande mezzo; pochi non sono passati per una Vespa.
Ne ho avute due, 125 Primavera ET3 e Px 125, viaggi in gruppo ed in coppia fino in Puglia, Calabria, Piemonte, senza il minimo problema.
E' vero che la forcella, i freni inesistenti, le ruote piccole ed una areodinamica discutibile la rendevano un mezzo da prestazioni contenute, ma aveva un fascino particolare.
Il motore poi si somontava e rimontava con la facilità con cui si gioca con i Lego.
Bella Vespa.

Ninaus · « **Risposta #35 il:** 17 Maggio 2011, 16:15:48 »

Amo la vespa ....anche per me ha rappresentato un contesto 'epocale' ben preciso.
Non ne possiedo una e non la ricomprerei di certo....brutta esperienza.

Presa nuova nel 1977 ...125 TS (vespone) verde ....
Molto alla moda ..l'avevamo in tanti e ci si andava in gruppo...
E' vero faceva colpo sulle ragazze!
Della ciclistica ed il comportamento su strada sappiamo tutti le caratteristiche...ma ognuno dava il meglio di se nel governare il mezzo anche con manovre spericolate ma sempre sotto controllo.....il problema vero era quando in caso di emergenze vere dovevi affrontare le situazioni!!!

Ho bei ricordi sicuramente...ma l'ultimo ha determinato la sua fine alla mia corte:

Luglio 77 ...ore 18:00 strada larga che porta al lungomare di Catania, doppio senso di marcia senza spartitraffico....andavo a circa 70kh...una A112 proveniva dal senso opposto ed improvvisamente e senza dare alcun "segnale" ha effettuato un'inversione di marcia a neanche 25 mt da me ostacolando di fatto il mio incedere e ponendosi come ostacolo insormontabile ...collisione inevitabile insomma.
Tra tempi di reazione e frenata tirata d'emergenza ho solo constatato che il trabiccolo tirava a sx tanto da impattare con il lato dx sia del mezzo che del corpo per successivo volo del caso.....casco? ...nisba!! ...non era un'obbligo...ed a Luglio fa caldo ....
La caduta a terra non ha comportato danni rilevanti...ma l'impatto con l'auto ha determinato una frattura esposta tibia e perone.
Trazione del tallone...tre gessi con sportellino d'ispezione per la ferita e due interventi.
9 mesi in tutto...una gestazione insomma.
Rimesso i piedi in terra...nel fratttempo maggiorenne...con le £ dell'assicurazione comprai la mia prima Honda...la 350 Four....motivo addotto per gli allibiti familiari?:
L'Honda è una moto mica una vespa...se freni va dritta...e poi ha il freno a disco!!

Conclusione:
La vespa è bella...bellissima... l'importante è che la indossino gli altri.
Io ho già dato.

Empirico · « **Risposta #36 il:** 17 Maggio 2011, 16:19:08 »

Citazione da: NinoDB - 17 Maggio 2011, 16:15:48

E' vero faceva colpo sulle ragazze!

Le moto facevano ancora più colpo.

MICHELE · « **Risposta #37 il:** 17 Maggio 2011, 16:22:43 »

Qundo ti capita che un cornuto ti taglia la strada in quel modo c'e sempre poco da fare,mi potresti dire che la Honda avrebbe frenato prima,pero' e' anche probabile che con la moto non saresti andato a 70.

GustaV · « **Risposta #38 il:** 17 Maggio 2011, 18:10:15 »

Citazione da: Hondalover - 17 Maggio 2011, 00:50:02

La Vespa, specie quella di una volta, non si può descrivere.

Nemmeno discutere, neanche giudicare.

Non la si può analizzare, comparare, paragonare.

La Vespa ha regalato sensazioni intense a tutto il mondo ed erano tutte targate Italia.

Scherzate fin che volte, ma l'unico oggetto terreno che sta in Paradiso, è la Vespa.

amen

Ninaus · « **Risposta #39 il:** 17 Maggio 2011, 23:36:12 »

Citazione da: MICHELE - 17 Maggio 2011, 16:22:43

Qundo ti capita che un cornuto ti taglia la strada in quel modo c'e sempre poco da fare,mi potresti dire che la Honda avrebbe frenato prima,pero' e' anche probabile che con la moto non saresti andato a 70.

Probabile si.....probabile no!
Stavo in Città e a 70 in Città stai già fuori codice.
Mi stavo spostando ...vespa o moto ritengo che sempre a 70 sarei andato...
La vespa tira fino a 120?
La 350 fino a 160?
Non è quello che fa la differenza.
La differenza sta nel fatto che la moto frena ... la vespa

.

cobram · « **Risposta #40 il:** 18 Maggio 2011, 01:04:25 »

ragazzi io sono caduto sia con la vespa che con lo stornello sono ancora in garage ma non li uso più

MICHELE · « **Risposta #41 il:** 18 Maggio 2011, 09:33:00 »

Citazione da: NinoDB - 17 Maggio 2011, 23:36:12

Citazione da: MICHELE - 17 Maggio 2011, 16:22:43
Qundo ti capita che un cornuto ti taglia la strada in quel modo c'e sempre poco da fare,mi potresti dire che la Honda avrebbe frenato prima,pero' e' anche probabile che con la moto non saresti andato a 70.

Probabile si.....probabile no!
Stavo in Città e a 70 in Città stai già fuori codice.
Mi stavo spostando ...vespa o moto ritengo che sempre a 70 sarei andato...
La vespa tira fino a 120?
La 350 fino a 160?
Non è quello che fa la differenza.
La differenza sta nel fatto che la moto frena ... la vespa .

Le mie, si

Curvator cortese · « **Risposta #42 il:** 18 Maggio 2011, 12:42:32 »

Un giorno di tanti anni fa, sul ponte delle valli a Roma, quando ancora non esisteva lo spartitraffico di cemento come oggi, una signora decise a circa 25 metri da me, improvvisamente, di fare la "conversione ad u", senza nessun segno premonitore, tantomeno una freccia, una allargatina od un rallentamento, fermandosi di traverso sulla mezzeria esattamente di fronte alla mia traiettoria.
I miei 70 Km/h di crociera sulla sinistra del traffico intenso, il sopraggiungere dall'altro senso di celeri autoveicoli, mi fece decidere per la frenata irrevocabile e risolutrice.
Per i non esperti di vespa, urgono a tal punto alcune delucidazioni di natura tecnica.
Verissimo ciò che ha detto l'Empirico riguardo alla posizione sguincia sulla sella, atta a ripristinare "equilibri pesori" da dedicare alla diritta progressione sul verso di marcia deciso.
Verissimo quanto detto dal Nino riguardo ai numeri che si riuscivano a fare, ai limiti del buon senso, una volta entrati in sintonia dinamica con la tua vespa, che avrebbe voluto andature "da passeggio", più tranquille e con spazi di arresto maggiori assai cogitati.
Credo che nessuno di noi abbia mai usato giudizio nel condurre una vespa; lo scrivente riusciva persino a derapare in discesa sulla Panoramica con l'anteriore (!!!), grazie al copertone cristallizzato e consunto (prima di approdare alle morbide Pirelli SC28). Impennavo in continuazione e grattavo a destra e sinistra (sull'asciutto), quasi ad ogni curva, col mio caro ed indimenticabile PX.
La pressione sulla leva del freno anteriore della vespa produce, come ben sa chi l'ha avuta, solo un piccolo affondamento sull'inefficiente forcella, effetto sicuramente superiore al rallentamento prodotto.
Chi agisce prontamente (anche troppo!!!) in caso di frenata è il nostro avampiede destro, sempre in appoggio sulla apposita leva che sorge dal pianale, con una risposta quasi sempre superiore alle aspettative, giammai modulabile, il che equivale a dire: bloccaggio!
Orbene, così accadde quel giorno.
Iniziai la mia brusca frenata in leggiadro e fischiante controsterzo destro, con il mezzo a quasi 45° rispetto all'asse primario direzionale, con pieno controllo della derapata ma con l'ostacolo che si avvicinava sempre di più, con la sua bella fiancata ferma ed... accogliente. Non credo che la velocità diminuisse di molto, dal momento dell'inizio frenata all'inevitabile impatto, perlomeno così mi è parso.
Con occhio sempre più sgranato osservavo la fiancata della macchina ingrandirsi velocemente, riuscendo persino a distinguere lo sguardo disperato della zittella, magra, rugosa e dalle labbra sottili sempre più aperte.
Alfine eccolo l'impatto, degno di un vero scontro, con rumore breve di lamiere contorte e di vetri infranti, con la mia spalla destra che entrava nell'abitacolo e la testa ossea del 5° metacarpo destro che si misurava in duello di forza con un montante della portiera, che cedeva ignominiosamente con tutta la lamiera della fiancata, vigliaccamente, come solo una carrozzeria di una FIAT di quegli anni sa fare (forse battuta soltanto da qualche francese dell'epoca).
Rimbalzavo indietro per terra, rialzandomi prontamente come poi vidi fare nel celebre impatto del Pieraccioni col suo Peugeot nella stalla, pensando fallacemente di non essermi fatto niente, ma osservando un dito dolente della mia mano destra pendere immoto.
Che disfida, che danni ho saputo provocare all'avversario quel giorno, a fronte di una misera frattura composta di un mio remotissimo osso, neanche degno di potare una fede nella sua estensiva e mobile propaggine.
Ancor oggi ne vado fiero.
Eppure, detto tutto questo, la vespa l'ho ancora nel cuore.
Mi ricordo sempre di lei, con amore, soprattutto nelle giornate di cambiamenti climatici, quando il mio metacarpo assurge a barometro infallibile, ricordandomi di portare la tuta da pioggia già dal primo mattino.
E se poi il destino mi permette di conoscere Cavalieri colti d'amore per siffata datata giumenta, ne osservo le forme, sorridendo e peccando commosso, purtroppo desiderando...la donna d'altri.
E tutto questo, cari colleghi di cronica patologia per le due ruote, non è affatto poco.

(ehm)

CUTIZZA · « **Risposta #43 il:** 18 Maggio 2011, 18:06:00 »

Io ho da un annetto coronato il mio desiderio adolescenziale di Vespa con una simpatica px50n dell'89...

Non faccio evoluzioni,ma come spesso dico a chi me lo chiede,la vita a 50 all'ora è ... particolare!

Parte sempre a bottone ed è vero,non frena un caxxo.

A proposito,a che pressione vanno le gomme?

Non aderisco alla devespizzazione!

Ciauuuu

CUTIZZA

class · « **Risposta #44 il:** 18 Maggio 2011, 20:45:27 »

Citazione da: CUTIZZA - 18 Maggio 2011, 18:06:00

Io ho da un annetto coronato il mio desiderio adolescenziale di Vespa con una simpatica px50n dell'89...

Non faccio evoluzioni,ma come spesso dico a chi me lo chiede,la vita a 50 all'ora è ... particolare!

Parte sempre a bottone ed è vero,non frena un caxxo.

A proposito,a che pressione vanno le gomme?

Non aderisco alla devespizzazione!

Ciauuuu

CUTIZZA

1.8 anteriore e 2.3 posteriore.

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