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Autore Topic: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi  (Letto 11651 volte)

paella

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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #45 il: 26 Febbraio 2008, 21:16:57 »

..haynes dice di misurare al connettore del complesso rotore-statore,posto dietro la batteria.fare il test della continuita' sui 3cavi.è li' che deve essere 0.41 0.51 ohm per scongiurare cortocircuiti.quindi è la misurazione sulla continuita' del complesso statore-spazzole-rotore,giusto prima di immettersi nel regolatore.non viene menzionata,invece,la resistenza del rotore.il papero che dice??a proposito,gustav,le spazzole sono buone?? ;)
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #46 il: 26 Febbraio 2008, 21:55:48 »

Si spazzole ok, c'è molto margine prima del riferimento di massima usura. Magari le inverto, visto e considerato che una è ovviamente più usurata dell'altra.
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #47 il: 28 Febbraio 2008, 07:48:07 »

   Riepilogo
La resistenza (e non l'impedenza se misuriamo col tester) del rotore si attesta sui
valori ; 3,5-4,6. La tolleranza è alta perchè una lunga spira di conduttore sottile
risente molto della temperatura. I conti tornano con lo statore che mantiene i valori
di resistenza stabili poichè composto da poche spire con conduttore di grossa
sezione (la res. è infatti molto bassa). 
Non è vero che aumentando le spire aumenta il campo
magnetico, semmai diminuisce perchè aumenta la resistenza e quindi assorbe
meno corrente; aumenta solo l'omogeneità del campo magnetico (es. in macchina
si usano altoparlanti da 4ohm anzichè da 8ohm per assorbire più potenza dall'ampli
dato che 12V di alimentazione sono pochini).
 Il regolatore di tensione del Bol d'Or utilizza un principio di
controreazione: fornisce una tensione al rotore inversamente proporzionale a quella
restituita dallo statore così da mantenere tensione stabile a prescindere dall'usura
delle spazzole, dalla temperatura e via dicendo.
In pratica non disperde l'energia in eccesso, ma ne fa generare meno all'alternatore.
 
   Rotore
Il rotore si può "interrompere" a causa del raffreddamento delle spire, magari a seguito
di un riscaldamento eccessivo a volte del motore stesso, il cavo si ritira e si spezza.
    Soluzione_
* Poichè principalmente si spezzano all'estremità, dove sono
saldati al collettore: nuova saldatura e un po' di resina MOLTO resistente.
* Riavvolgere.
 
Il rotore ha diverse spire in corto, bruciatura e crepatura dello smalto isolante, il
risultato è che ci sono meno spire utili e dunque un campo magnetico meno intenso
e non omogeneo.
Per farlo funzionare il regolatore dovrebbe essere in grado di fornire molta più corrente
di quanto è effettivamente capace.
Quel che genera confusione in questo caso è il fatto che l'alternatore genera corrente,
ma ne restituisce meno di quella che assorbe.
Osservando la spia del folle, quindi, vediamo che questa si illumina maggiormente
allì aumentare i giri del motore e questo ci trae in inganno.
   Soluzione_
* Riavvolgere.
 
   Statore
Statori bruciati non ne ho mai visti (ce ne vuole a bruciare quel filo di rame).
Quel che succede quasi sempre è che le spire perdono l'isolamento col traferro e
vanno a massa, il più delle volte a causa di uno schok meccanico.
Trattandosi di un trifase a neutro comune (o modo comune), basta che vada una
sola spira in corto per compromettere tutti gli avvolgimenti. Per testare la funzionalità
non serve controllare la resistenza tra le varie fasi, ma più semplicemente che non
ci sia la minima conduzione (resistenza infinita) tra una qualsiasi fase e il traferro
(quindi coperchio, telaio, negativo batteria ecc.). E' un' operazione semplice e spesso
basta un tester "sballato" (oppure una lampadina, una pila e un po' di filo).
A volte lavora a intermittenza, in funzione di vibrazioni e dilatazione da temperatura,
creando confusione. Da spento magari sembra tutto in regola. In questo caso un buon
tester potrebbe leggere resistenze tra massa e indotto anche di migliaia o milioni di ohm,
facendo pressione manuale sulle spire questo valore potrebbe variare moltissimo, da
infinito a qualche decimo di ohm.
   Soluzione_
* Si recuperano trovando e bypassando le spire sotto accusa (uno funge
benissimo addirittura con un avvolgimento in meno per ogni fase).
* Riavvolgere.
 
  Regolatore
 

Nel disegno dello schema a blocchi semplificato si può vedere come la
corrente sia diretta dallo statore alla batteria, mentre il controllo avviene sul negativo
che va al rotore. Si capisce anche come una volta accesa la moto, l'alternatore
autoalimenta il rotore una volta staccata la batteria (cosa che vivamente sconsiglio).

Ho seguito un corso notturno.................... 8)

 
« Ultima modifica: 28 Febbraio 2008, 07:55:44 da Empirico »
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paella

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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #48 il: 28 Febbraio 2008, 13:27:31 »

ci sono alcune imprecisioni nel testo delle quali ora non posso discutere per via del (poco)tempo che ho.ma le casse non c'entrano nulla.li non si parla di resistenze e volt ma di impedenze e watt, mi pare.. la rimando provvisoriamente a settembre,esimio..... ;D
« Ultima modifica: 28 Febbraio 2008, 13:29:04 da paella »
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #49 il: 28 Febbraio 2008, 13:31:28 »

Parliamo del principio di omogeneità............egr, Paella
Per produrre i watt cosa usi al posto dei volt ? 
Volt x Ampere = Watt
Salami x Ampere = Luganiga!!!!
Dunque omologhi: ho ripassato. Ma quanto mi fruttano le lezioni doposcuola.......


 :'( :'( :'( :'( :'( :'(
« Ultima modifica: 28 Febbraio 2008, 18:00:08 da Empirico »
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #50 il: 28 Febbraio 2008, 21:55:34 »

ma i watt musicali sono tutt'altri watt....prenoti il cepu,esimio. ;D
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Empirico

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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #51 il: 28 Febbraio 2008, 22:31:38 »

ma i watt musicali sono tutt'altri watt....prenoti il cepu,esimio. ;D

per produrre i watt cosa usi al posto dei volt ?

1) che centra sta discussione sui i Watt? si sta uscendo da seminato.
2) i watt musicali tengono conto della potenza "media" di entrambi i semicicli di una
sinusoide (armonica).
3) in hi-fi la misura della potenza che fa fede sono i Watt RMS, la potenza media
su un semiciclo (esattamente la metà dei watt musicali).
4) Se è per questo esistono anche i Watt picco-picco, sono solo regole diverse per
misurare la stessa cosa.

Ho consultato il mio Tutor. Al Cepu dicono di salutarti caramente.  :-*
« Ultima modifica: 28 Febbraio 2008, 23:33:39 da Empirico »
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #52 il: 29 Febbraio 2008, 13:32:21 »

sta entrando in un ginepraio,esimio.è lei che ha menzionato gli altoparlanti per fare riferimento a non so cosa.cito testualmente:
(es. in macchina
si usano altoparlanti da 4ohm anzichè da 8ohm per assorbire più potenza dall'ampli
dato che 12V di alimentazione sono pochini).
 a parte che funziona a rovescio(si usano altoparlanti da 4 ohm per aumentare l'efficienza,dato che con max 13volt di tensione si possono ottenere circa 15w rms,mente,adottando un alimentatore switching e un notevole banco di livellamento,dicasi condensatori,dicasi amplificatore,si ha una maggiore potenza sia rms,sia di picco,sia di "scorta".di contro un altoparlante da 8 ohm è notoriamente piu' "preciso" ma necessita di maggiore potenza applicata per ottenere la stessa efficienza.cosa sorvolabile quando la tensione di alimentazione degli stadi finali è di 220v...)agli altoparlanti si misura l'impedenza,al nostro impianto,cito haynes...the specified resistance is 0.41-0.51......qundi:impedenza è una grandezza fisica che rappresenta un rapporto tra tensione e corrente,per farla breve.resistenza è una grandezza fisica che misura quanto un conduttore si oppone al passaggio di corrente,per farla breve.entrambe si misurano in ohm. speriamo intervenga il papero al piu' presto!!intanto,egregio,le consiglio di prenotare un corso alla scuola radioelettra e di studiare di giorno,non la notte.cmq nel discorso audio è voluto entare lei.....deve ancora lavorare per convincermi..... ::)
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #53 il: 29 Febbraio 2008, 22:23:13 »

minchia!!....ma che gente frequento??.....ma siete dei MOSTRI
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #54 il: 29 Febbraio 2008, 22:35:22 »

minchia!!....ma che gente frequento??.....ma siete dei MOSTRI
:o :o :o :o :o

 ???...............preferisco ritornare a parlare di valvole..carburatori..meccanismi vari..etc.

Fateme sapere appena si apre un topic per i meccanici... ;D ;D ;D
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Empirico

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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #55 il: 01 Marzo 2008, 08:07:13 »

Il mio Tutor si è innervosito : dice che con quello che spendo alla serale avrei dovuto dirti che:

Vedo che hai un po' di confusione sull'argomento, ora ti spiego .....
 
Hai scritto:
qundi:impedenza è una grandezza fisica che rappresenta un rapporto tra tensione e corrente,
per farla breve.resistenza è una grandezza fisica che misura quanto un conduttore si oppone
al passaggio di corrente,per farla breve.entrambe si misurano in ohm.

 
Un conduttore che si oppone in parte al passaggio di corrente DETERMINA un rapporto
tra tensione e corrente, quindi stai dicendo la stessa cosa in due modi diversi.
Ovveroperlappunto, entrambe determinano quanta corrente circola con una determinata
tensione al variare della resistenza o impedenza, per questo si misura sempre in ohm.
Quindi, perchè l'esempio fatto non andrebbe bene ?
 
Quello degli altoparlanti era solo un esempio, e anche adeguato. Si parlava di carico elettrico,
che sia un'impedenza o no, che sia corrente A.C. o C.C., la corrente è sempre inversamente
proporzionale alla resistenza e direttamente proporzionale alla tensione.
Ho accennato a una similitudine elettrica usando come esempio, per maggior chiarezza, un
argomento tra i più conosciuti;  Sei tu che l'hai trasformato in altro ;-) .
 
L'impedenza rappresenta la resistenza in regime di corrente alternata e varia in funzione della
frequenza a causa della reattanza induttiva, della reattanza capacitiva (condensatori virtuali tra
le spire) e resistenza del conduttore. Per questo negli altoparlanti si parla di impedenza tipica a
1 KHz. Misurandolo con la corrente continua del tester, anche l'altoparlante da solo un valore
puramente resistivo (quindi minore della sua impedenza), proprio come il rotore.
 
I valori per il rotore, sul manuale, sono riportati come pura resistività per facilitare gli utenti
nella valutazione della genuinità del componente senza l'uso di attrezzature costose. Neanche
l'elettrauto dispone normalmente di un induttimetro (l'induttanza è determinante nell'impedenza).
Se misurassimo gli H (henry = unità di misura dell'induttanza), avremmo più certezze sullo stato
di salute del componente. Il controllo resitivo non da garanzie assolute, ma spesso è sufficiente.
 
Poiche il rotore è un indotto, la sua resistenza alla corrente non risponde solo alla resistenza
del filo, ma anche al magnetismo quindi alla saturazione magnetica e alla variabilità ciclica del
flusso magnetico da parte delle sue espansioni polari verso lo statore e della frequenza con cui
l'induzione avviene. In parole povere, in regime di lavoro,  risente della reattanza induttiva proprio
come gli altoparlanti. Il valore di "resistenza" è dunque variabile anche in virtù di altri fattori,
dunque ha un'impedenza !!!
 
Fai la prova. Collega il tester al rotore e mentre misuri la sua resistenza avvicina e allontana
dal rotore un pezzo di metallo ferromagnetico. Cambiera conseguentemente il valore indicato.
Oppure collegalo al posto di un'altoparlane e avvicina una linguetta metallica o una calamita e
sentirai le vibrazioni "sonore" (no risk, l'imp. del rotore è simile a quella di un altop. da 4 ohm).
 
La tabella allegata parla chiaro sulla indipendenza tra impedenza e efficienza.
Stesso modello/meccanica = stessa sensibilità a 4 e 8 ohm.
Gli altri da 8 ohm sono più efficienti del precedente (esimio, non dicevi forse il contrario ?).

 L'efficienza (ovvero sensibilità) non si ottiene riducendo l'impedenza. L'importante è che il
carico elettrico sia adeguato alla fonte energetica (tensione d'uscita e corrente massima).
Se si abbassano gli ohm, impedenza o resistenza che sia, si aumenta la corrente e quindi la
potenza assorbita. L'efficienza ha a che fare con la resa elettrodinamica, quanto dell'energia
assorbita si trasforma in movimento della membrana e quindi pressione sonora. Negli altop.
si misura in decibel con 1 Watt a un metro dalla membrana (db - 1W/1m). Per ottenere 1Watt
su 4 ohm occorre grossomodo la metà della tensione necessaria per 1 Watt su 8 ohm.
 
Vorrei vederli dei transistor alimentati direttamente ai 220V, ih ih ih. Come si usa lo switching
per incrementare la tensione di 12V (è un inverter, ma non è l'unico sistema usato negli ampli
per avere più tensione), si usa il trasformatore per abbassare i 220V, anche perchè quella di
rete è una tensione media, una volta rettificata e filtrata sale oltre i 300V cc. Hai un ampli da
concerto in casa ? Con un classico trasformatore duale da +/- 55 Volt, si ottengono ben oltre
100W RMS su 8 ohm in classe B e intorno ai 100W RMS / 8 ohm in classe AB.
Oppure hai un valvolare e allora 310-320 Volt sono  pochi ( accontentato Alex, parliamo di
valvole ;.D )
 
Boggiado, degisamende boggiado  (Sordi in "Totò e i re di Roma").

« Ultima modifica: 01 Marzo 2008, 08:09:17 da Empirico »
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #56 il: 01 Marzo 2008, 13:45:23 »

EMPIRICO E' POSSEDUTOOOO!!!!!

chiamiamo rinforziiii!!!!!




 ;D ;D ;D
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #57 il: 01 Marzo 2008, 17:11:34 »

Empirico..e meno male che hai detto che non te ne intendi di elettrico... ;D

Se te ne intendevi cosa facevi...almeno tre pagine... ;D :D

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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #58 il: 01 Marzo 2008, 17:56:25 »

tanto mi basta la terzamedia... ;D ;D

ma alla fine come si misura st'impianto??peche' ragionaragiona ci siamo un po' persi.....come dico io (haynes) sul complessivo rotore-statore-spazzole o direttamente sul rotore(non riesco a trovare riferimenti su questo sistema) ???
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Re: Problemi elettrici - mi ha lasciato a piedi
« Risposta #59 il: 01 Marzo 2008, 18:09:57 »

Per misurare direttamente sul rotore puoi puntare i puntali del tester direttamente sulle due piste coassiali sulle quali scorrono le spazzole.
Oppure su una pista e sulle saldature degli avvolgimenti, sempre che non ci sia troppo smalto sopra.
Meglio eseguire più misurazioni.
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