Topic: Divieto di fumo in auto - riflessioni (Letto 5014 volte)

Discolo · « **Risposta #15 il:** 30 Novembre 2009, 21:24:30 »

Citazione da: BigC - 30 Novembre 2009, 21:15:58

beh, e' semplice: ironia 'di parte'..

Ironici? Loro?

Non ci posso proprio credere

1981cbk750 · « **Risposta #16 il:** 01 Dicembre 2009, 11:28:36 »

Citazione da: Empirico - 30 Novembre 2009, 18:44:35

Anche la patonka?

SI io ne sono una vittima, l'unico vizio rimasto il fumo delle sigarette ormai eliminato...almeno spero!

Curvator cortese · « **Risposta #17 il:** 01 Dicembre 2009, 11:57:28 »

Premessa: non amo le interferenze soverchie statali sulle libere abitudini dei cittadini, soprattutto in territorio di loro proprietà.
Diverso è il discorso toccante la salute, quando un atteggiamento voluttuario costa alla comunità montagne di denaro pubblico per scelte contrarie alla propria o dannose per la salute altrui. Diverso altresì è il discorso della minore attenzione nella guida con tale atto, fattore già dimostrato da alcuni studi scientifici.

In conclusione: forse è una legge giusta...

Ma, come direbbe Dante: "le leggi son ma chi pon mano ad esse?"

Landia · « **Risposta #18 il:** 03 Dicembre 2009, 14:00:03 »

mai fatto un incidente (escluso quando mi han tamponato varie volte perche' la signora si metteva il rossetto guardandosi nel retrovisore), mai bruciato un sedile, mai gettata la sigaretta dal finestrino (cazzo ho il posacenere di serie!) eppure, quando son solo in auto, fumo come un turco

insomma son un tabagista e non un cretino maleducato

Triodo · « **Risposta #19 il:** 04 Dicembre 2009, 01:29:00 »

Citazione da: Landia - 03 Dicembre 2009, 14:00:03

insomma son un tabagista e non un cretino maleducato

bella lì........ottima risposta!!!!!.......GOOOOOOOLLLLL!!!!!

Empirico · « **Risposta #20 il:** 04 Dicembre 2009, 06:32:03 »

Citazione da: Landia - 03 Dicembre 2009, 14:00:03

mi han tamponato varie volte perche' la signora si metteva il rossetto guardandosi nel retrovisore

Cambia percorso oppure fatti dire dalla signora quando esce in macchina.

Freddie · « **Risposta #21 il:** 04 Dicembre 2009, 12:00:31 »

Sono un ex fumatore da pacchetto, pacchetto e 1/2....., però ricordo di aver fumato sempre molto poco nella macchina mia, ed a maggior ragione in quella altrui.
L'ambiente ristretto mi ha sempre frenato.
Non ho mai fumato nella camera dove dormivo, così come smettevo per giorni se avevo febbre, mal di gola, malessere che capivo potesse essere influenzato negativamente dal fumo.
Piccole regole che mi venivano spontanee, forse la questione è di fondamentale rispetto per se stessi e per gli altri. La legge è sempre restrittiva, delimitando comportamenti a volte usuali e quotidiani. Se non danneggio nessuno, non c'è colpa nell'avere un vizio antico come il mondo!!
Ognuno è libero di fumare, e tutti i fumatori sono consapevoli di ciò che fanno e, visti i tempi, di ciò che spendono!!!.
La convivenza tra fumatori e non in aree condivise è stata sempre molto difficile.
Sono responsabile della Sicurezza sul lavoro nella mia azienda e di altre 5 società del Gruppo (circa 1.300 dipendenti in tutta italia), ed uno degli argomenti di massima discussione è il rispetto del divieto di fumare. Che palle....

Cia

BigC · « **Risposta #22 il:** 04 Dicembre 2009, 13:04:03 »

Freddie, ovviamente non mi rivolgo a te, visto che tra l'altro hai detto di aver smesso

ma non capisco perche' di quel divieto, se ne debba discutere.. se e' una zona condivisa, non si deve neanche fiatare.. no che si discute sul rispettarlo o meno.. una stanza nella quale si e' fumato, resta nociva e sgradevole per ore, perche' un non fumatore, tra l'altro costretto a starci per motivi lavorativi, deve subirlo?

Freddie · « **Risposta #23 il:** 04 Dicembre 2009, 13:42:26 »

BigC, hai ragione non dovrebbe (uso il condizionale) esserci bisogno di discutere e forse nemmeno di controllare.... il divieto c'è e DEVE essere automaticamente rispettato.
Esistono però categorie di persone (indipendentemente dall'essere fumatori o non) che difficilmente si adattano alle regole, di qualsiasi tipo, anzi tendono a divertirsi nel trovare il sistema per infrangerle. Si sentono lesi nel loro esercizio della libertà (di accendere la sigaretta quando nasce tale desiderio, a prescindere del luogo e della presenza o meno di altre persone.
Le regole applicate nei luoghi di lavoro, dovrebbero essere applicate anche in casa, dove si rischia di fumere liberamente con un bimbo in braccio.....
E' una questione di fondamentale di buon senso, educazione e rispetto per gli altri.
Se hai una buona dose di queste 3 componenti, rispetti il divieto di fumare, di parcheggiare dove non puoi, di attraversare strade o binari, comportamenti semplicemnte banali ed ovvi.
Alcuni comportamenti sono la carta d'identità della persona.

BigC · « **Risposta #24 il:** 04 Dicembre 2009, 14:45:47 »

Citazione da: Freddie - 04 Dicembre 2009, 13:42:26

....Esistono però categorie di persone (indipendentemente dall'essere fumatori o non) che difficilmente si adattano alle regole, di qualsiasi tipo, anzi tendono a divertirsi nel trovare il sistema per infrangerle. Si sentono lesi nel loro esercizio della libertà (di accendere la sigaretta quando nasce tale desiderio, a prescindere del luogo e della presenza o meno di altre persone.....

In certe condizioni, specie nell'ambiente lavorativo e/o al chiuso, io la chiamo scorrettezza e maleducazione... mi spiace, ma non riesco a vederla in un modo diverso..

Discolo · « **Risposta #25 il:** 04 Dicembre 2009, 14:59:52 »

Fermo restando che concordo con quanti puntano il dito sul maleducato che fuma in situazioni e posti dove è opportuno astenersi.

Di contro non desidero che mi rompano il...........se mi fumo una cicca all'aria aperta e questo succede spesso.

Ho sentito affermare recentemente, il fumo danneggia inevitabilmente le cellule cerebrali, come hanno fatto a diventare famosi: Einstein, Fidel Castro, Churchill, Pavarotti, Hoppeneimer, Freud, Tolkien, ecc. ecc. ?

E non sarebbe forse stato meglio se anche il primo e più incattivito proibizionista antifumo, Hitler, si fosse fumata qualche sigaretta?

Tutte le affermazioni che riguardano i danni da fumo passivo citano come fonte l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Le statistiche a cui si riferisce l'OMS, però, non sembrano molto convincenti in termini di numeri. Come mai nessuno si pone dei dubbi sull'imparzialità dell'OMS? ...visto che è ufficialmente nota la sua partnership con le compagnie farmaceutiche?

clodomorini · « **Risposta #26 il:** 04 Dicembre 2009, 17:35:43 »

A differenza di altre patologie , quelle provocate dal fumo vengono pagate con l' acquisto delle sigarette ( se in parte o in toto non lo so ) visto quanto sono tassate .

BigC · « **Risposta #27 il:** 04 Dicembre 2009, 19:43:13 »

Citazione da: Discordiano - 04 Dicembre 2009, 14:59:52

Ho sentito affermare recentemente, il fumo danneggia inevitabilmente le cellule cerebrali, come hanno fatto a diventare famosi: Einstein, Fidel Castro, Churchill, Pavarotti, Hoppeneimer, Freud, Tolkien, ecc. ecc. ?

che ne puoi sapere di quali livelli avrebbero raggiunto se non avessero mai fumato?? non ci avevi pensato? ahi, ahi, ahi..

<--- sorrisini!

Discolo · « **Risposta #28 il:** 04 Dicembre 2009, 19:47:46 »

Citazione da: BigC - 04 Dicembre 2009, 19:43:13

Citazione da: Discordiano - 04 Dicembre 2009, 14:59:52
Ho sentito affermare recentemente, il fumo danneggia inevitabilmente le cellule cerebrali, come hanno fatto a diventare famosi: Einstein, Fidel Castro, Churchill, Pavarotti, Hoppeneimer, Freud, Tolkien, ecc. ecc. ?

che ne puoi sapere di quali livelli avrebbero raggiunto se non avessero mai fumato?? non ci avevi pensato? ahi, ahi, ahi.. <--- sorrisini!

Mosè?