Il nuovo divieto di fumo per chi guida, introdotto nei lavori della Commissione al Senato nel testo sulla sicurezza stradale in via di approvazione, che ha trovato un sorprendente consenso trasversale fra i parlamentari.
Quali saranno le modalità di controllo e soprattutto di accertamento delle infrazioni commesse dai tabagisti indisciplinati?
Ovviamente quelle dell'accertamento oculare diretto degli agenti, visto che il Tutor e lo Smogometro dei fumatori non sono stati ancora inventati. Qualcuno dirà che questo avviene regolarmente già in Inghilterra e altri paesi del nord Europa quindi... Giusto?
Ma in quei paesi la dichiarazione di un agente vale come una sentenza di Cassazione a sezioni unite. In Italia la dichiarazione di aver "visto" la sigaretta accesa, nel procedimento davanti a molti Giudici di Pace (sì perché i ricorsi fumeranno...) avrebbe il valore di un mero parere.
Ma come? Se già oggi per sanzionare un conducente col telefonino o senza le cinture vengono richieste ormai prove diaboliche, con rilievi da Ris di Parma, con dibattimenti davanti ai GdP nei quali il poliziotto si sente dire che probabilmente ha visto male, che potrebbe essersi confuso (anche il collega? Sì anche lui), che in fin dei conti "il suo non è altro che un parere", pensate che con la sigaretta le cose siano più chiare? E' vero esiste la scia del fumo e il suo caratteristico odore. Ma in questo caso verrebbe richiesto subito un rilevamento con l'apposito Opacimetro (strumento rilevatore della densità e qualità dei fumi), per documentare in modo (forse) inequivocabile la commessa violazione.
Vi immaginate cosa accadrà in Italia, paese che, alla vista di una divisa, diventa all'istante campione olimpico di lancio del Cellulare sul sedile o sul pavimento dell'auto? Assisteremo al lancio del mozzicone acceso con i relativi rischi di incendio! A questo punto sarebbe utile anche l'obbligo di un estintore in auto, vi pare?
Insomma non vorremmo che quest'altra proibizione diventasse una norma nata e morta. A questo punto saremmo di fronte ad un ulteriore disvalore del valore della legge. Serve?
Ancora stiamo spiegando agli automobilisti che l'utilizzo delle cinture posteriori è obbligatorio in Italia da circa 20 anni e non riusciamo a convincerli e già ci vogliamo buttare in altri divieti fumosi...
Vogliamo anche ricordare che siamo ancora abbastanza indietro col cantiere anche nella contestazione puntuale per la guida sotto l'effetto dell'altro fumo...quello da stupefacenti. Infatti mancano pressoché sistematicamente i narco test, tanto che quando un agente ne vede uno lo guarda, in modo stupefacente, per la sorpresa.
Forse sarebbe opportuna una riflessione, perché anche questo divieto non vada a finire in fumo!
E in moto, in bici e carrozzella?