Ohibbò! Ohimè tapino, Ahimè lasso!
Farai in modo di intercedere affinchè sia nominato cavaliere dal futuro re d'Inghilterra Riccardo III, favorendo il mio matrimonio con la bella Joanna?
Oppure cambierai il finale facendo perire me, colpito da una freccia nera ad altri destinata!?
Rileggendo il profondo significato della tua puntuta e luttuosa missiva, ho paura che sia...la seconda che ho detto.
"Chi di freccia ferisce, di freccia perisce", ben lo comprendo lo contrappasso tuo mirato ed assai amico de lo mio mai troppo lodato vate.
D'altronde non tutti possono essere magnanimi come il Duca di Parma che, col pianto che gli sorgea sul rosso ciglio, raccogliendo mesto i vetri infranti di freccia del suo (fino allora) intonso Bol d'or, abbracciò il maldestro Cavalier di Castel Bertone come se nulla fosse, anzi, proponendo una nuova cavalcata con il suo ferito e rattoppato destriero, poscia m'aiutò con tremula mano a risalir su esso, non senza aver proferito innanze le commoventi e sempiterne parole ch'ancor ne la mente mi ragionano: "attento, che un amico non si cambia come una freccia!".
Per l'onore dell' Hondacb.net, ma sovra ogni cosa per il vostro piacere...quivi mi taccio, ma non per sempre, ch'ancor n'avrete da sopportare in vostra onranza.
A, ridaje che me ripija a non parlà come magno!
Ma chi 'mmecià'mannato me dicheno e cianno raggione!
Si'ccontinuo me sa che me'ce manneno, mejo che me stò zitto, và, che si a BiggheC je rode,
sòccaz...(mia)!
Ehm, scusateme, nu'o'sò che'ma'ppreso, di solito me comporto mejo!
Vabbè, ve saluto, stateme 'bbene...
e forza maggica Ro... ehm, Juve (per arrufianasse 'nartro pò BiggheC, 'nacapito)!