E' una bestia eccome. Ecco il mio parere sui GPZ900R e 1000RX:
motore ancora attuale che ha anticipato i tempi, molto superquadro (alesaggioXcorsa = "900R"_72x55,5; "1000RX"_58x74) e con erogazione esponenziale da vera sportiva, poco elastica in basso, ma adrenalinica in alto. Il timbro del motore è alquanto cattivo (ignorantissimo col 4in1) e i 6 rapporti ravvicinati gli fanno raggiungere molto rapidamente, anche senza forzare, velocità di oltre 200Km/h dando l'impressione di decollare.
* Grande sensazione di rigidità e ciclistica da paura, la stabilità (baricentro alto) è notevole, sopratutto con gomme radiali e nonostante peso e passo lungo, una volta presa la mano, riesce ad essere micidiale anche nel misto stretto. Chiaramente vantaggi e svantaggi di una moto che quando imposta una traiettoria è quella, ed è difficile fargli cambiare idea.
Per i viaggi autostradali (il suo pane) è comodissima, protettiva, fluida e con poche vibrazioni, si fanno curvoni ad alta velocità senza il minimo sforzo.
Frenata bene, nonostante i monopistoncino e il peso elevato (che si fa sentire, 256Kg a secco per il 1000RX).
Il consumo d'olio e di molte parti vitali del motore è particolarmente ridotto, lo stesso non si può dire per il consumo di carburante, basta andare oltre il filo di gas per bevicchiare.
L'affidabilità del motore e del cambio non è quella di un Bol d'Or, come per tutte le Kawasaki d'altronde.
Temperatura di esercizio elevata, il motore va subito in temperatura. Operazioni di rito erano: eliminazione della termovalvola e aggiunta di un interruttore per l'azionamento manuale della ventola, poichè il termostato interviene quando è il momento di buttare gli spaghetti.
L'antidive è collegato all'idraulica dell'impianto frenante, la sua efficienza è notevole, ma unito alla rigidità della forcella crea qualche imbarazzo in frenata; In pratica la sospensione scende pochissimo assorbendo poco il primo impatto inerziale e aumentando il rischio di bloccare la ruota a inizio frenata. Non so come spiegarlo
, ma è una sensazione forte e precisa, istintiva, che costringe ad una superiore prudenza e delicatezza nell'uso del freno anteriore.
Altra nota di demerito, il freno motore eccessivo durante la scalata (si sgomma spesso anche scalando una sola marcia), che tende a sparire appena raggiunto il regime e costringe a contare quasi solo sui freni, infatti la vita delle pasticche è piuttosto breve.
Una curiosità, la catena di trasmissione ha un passo enorme, le maglie sono 632 contro le 525 dei CB900F.
A parte peso e dimensioni, per ciclistica e motore è praticamente il contrario del Bol d'Or, l'estremo opposto.
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