Cari amici,
vi informiamo, nel caso ancora non ne foste a conoscenza, che la nuova normativa pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, impone a tutti i proprietari di veicoli a motore, sia marcianti che non e anche se custoditi in aree private, l'obbligo assicurativo RCA.
Tale novità è la conseguenza dell'attuazione di una direttiva europea del 2019: il decreto legislativo, di recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, modifica dunque il codice delle assicurazioni private. "L'obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai veicoli a motore indipendentemente dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento", si legge infatti nel testo." L'obbligo si estende anche ai veicoli utilizzati soltanto in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni".
Secondo la legge, infine, l’obbligo assicurativo «riguarda anche i veicoli utilizzati esclusivamente in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni». Di cosa si tratta? La disposizione non è chiara. Il legislatore europeo con questa frase intendeva zone specifiche per località e zone come porti e aeroporti, oppure aree utilizzate per attività ed eventi sportivi motoristici, certamente non garage e box.
Parrebbe quindi che anche le moto che sono usate esclusivamente in pista debbano essere assicurate.
Sono esenti solo alcuni veicoli, come radiati al PRA, sottoposti a sequestro o fermo amministrativo o privi di motore con relativa certificazione.
Inoltre già dal 1° novembre, molte compagnie assicurative, senza averne dato comunicazione, si rifiutano di assicurare veicoli dai 20 ai 30 anni anche se iscritti al registro storico, pertanto per chi avesse già una polizza in corso su un veicolo ventennale, consigliamo di non farla scadere, per non perdere la possibilità di rinnovo polizza.
Un altro duro colpo ai tanti collezionisti di veicoli storici ed al nostro patrimonio storico e culturale delle due e delle quattro ruote.