Un piccolo riassunto per tappe del viaggio che abbiamo fatto.
Venerdì mattina siamo partiti da Pordenone e, superata la base NATO di Aviano, siamo saliti verso Piancavallo.
Dalla vetta della località sciistica siamo entrati nel bosco, per raggiungere in discesa Barcis, con il suo bacino artificiale idroelettrico.
Non poteva mancare l'attraversata del lago sul ponte di legno.
Da qui siamo ripartiti verso la Diga del Vajont, lungo la bellissima strada della Valcellina e abbiamo raggiunto Erto.
Erto è uno dei paesi coinvolti nel disastro del Vajont del 1969, assieme a Casso e Longarone, quest'ultimo quasi totalmente distrutto.
Passeggiata nel centro storico, che pare congelato in quella serata del 1969, e pranzo in osteria con frico, gnocchi, taglieri di salame.
Tappa successiva la diga.
Poi siamo scesi a Longarone, dove abbiamo trovato Michele e Patrizia.
Da qui, decisi lungo la SS51 del Cadore, verso il Passo Mauria che divide Veneto e Friuli.
Rientrati in terra friulana siamo risaliti fino a Sauris, passando dall'omonimo lago artificiale e dalle gallerie di epoca primi 900 con fondo in porfido e fango.....
Non tutti hanno notato il lago........
Notte a quindi a 1280 m.s.l.m. e 10°!
Il giro del sabato è stata una variante rispetto a quello programmato, decisa così su due piedi appena svegliato.
Siamo ripartiti da Sauris verso Forcella Razzo superando i 1700 m.s.l.m. per poi ridiscendere lungo la Val Pesarina, in piena Carnia.
Arrivati a valle ci aspettava la scalata dello Zoncolan, con le famose salite storiche del Giro d'Italia.
Domato il bestione, abbiamo attraversato il Friuli in orizzontale puntando la Slovenia.
Prima di espatriare abbiamo fatto una sosta rifocillatrice a Uccea, lungo una strada di contrabbandieri molto poco frequentata...
Dopo l'intervento tecnico sul povero BMW di Arenga, siamo ripartiti e in terra slovena abbiamo attraversato Bovec diretti in Italia al lago del Predil e alle sue cave.
Attraversato Tarvisio siamo entrati in Austria dal confine di Coccau dove abbiamo proseguito verso Hermagor e la meravigliosa salita del Passo Pramollo.
Qui il mio bel 1100, anche se puzzolente ha dato del gran filo da torcere alle signorine moderne che non sono riuscite a passarlo....
Che dire, è decisamente prematuro parlare dell'anno prossimo...
Ma ho già in testa gli itinerari!