6000 giri, con un 900 Bol d'Or, bastano ed avanzano per andare come saette sù per Orvinio... od in qualunque curvosa strada di montagna;
basta (saper) usare il cambio un pò più spesso.
Mai far girare inutilmente troppo alto il motore
è il principio ispiratore... di un buon guidatore! Ovviamente vi sono eccezioni, come qualche Cavaliere ha ben focalizzato:
un casco momo,
un giubbottino di pelle marroncina e colletto peloso,
una sigaretta pendula tra le labbra,
uno stivaletto a punta e con tacco alto fuoriuscente da uno scudo,
assetto di seduta arretrato con schiena ingobbita e gambe distese anteriormente,
capo incessantemente ipermobile nel ridicolo casco ristretto,
una sgassata inutile al semaforo con balzello in avanti ancor più inutile,
uno sguardo di (in)sufficienza rivoltoci al semaforo dopo che, sconfinando assai contromano, il fellone autore ti si è messo obliquo davanti,
...
insomma, in sintesi, un tipico motociclistico proprietario di Tmax, nemico dell'essere ed amico del solo avere;
allora sì che si deve scatenare tutta la copiosa cavalleria che si ha a nostra disposizione,
90-95 cavalli a briglia ben libera favorente un irrefrenabile galoppo,
e chi più ne ha più ne metta,
foss'anche in fuorigiri, in ogni marcia,
poffarbacco, slogando il polso se necessario,
rapidi ed implacabili nelle cambiate,
che diamine...
che i nostri Bol d'Or li strafulmino sempre ed ovunque,
queste novelle orde barbariche che si credono cavalieri.
Orpo!
Al fin della licenza non li si tocchi soltanto, ma si proceda nell'affondare la nostra spada del Yamato ben oltre il dovuto!
Li si infilzi senza remora alcuna nell'orgoglio malsano!
Una valvola val bene un duello all'ultimo
sangue, ehm, scoppio.
E, badate, la mia ira funesta non è rivolta certo all'apprezzabile loro cavalcatura:
Solo a lei però va l'onore
delle armi, ehm, dei pistoni!
Alle ridicole imitazioni malriuscite di codesti stallieri nani malmascherati da cavalieri,
vadano alfine solo molti nostri antidetonanti benzenici e residui volatili oleosi,
come miasmatica nube inspirante, degno premio per le loro nari
mocciolose (ed abusate)!