Dopo tante modifiche, avevo pensato di fermarmi qui, ma poi ho pensato che avrei voluto un radiatore per l'olio più performante. Come sempre succede si parte da e-bay e cosi sono partito da questo qui, ma alla fine non é stato tutto semplice ...
La cosa meriterebbe un post a parte, ma per tenere tutto assieme lo metto qui di seguito.
Oltre a comperare il radiatore, occorre vedere:
1- come fissarlo,
2- come alimentarlo ...
3- farlo funzionare davvero meglio di quello standard
Punto di partenzaCB900F - Esperimenti su motore e prestazioni
ma siccome il colore non mi piaceva, l'ho sverniciato, sabbiato e riverniciato così. Si vede ancora un pò di blu, ma poi l'ho ripassato con una seconda mano ...
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Come fissarloA questp punto per fissarlo mi sono studiato una specie di cornice fatta con alcuni angolari di alluminio, barre filettate da M8 e tronchetti di tubo inox, tutto di provenienza OBI. Uno schizzo di partenza, qualche misura di riferimento e vai di seghetto e lima. Questo l'ho fatto veramente tutto a mano ... e si vede.
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Ed ecco il risultato parziale
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l'attacco originale sul telaio, non andava bene, quindi ... via!. Ne ho fatto uno più in basso , eccolo
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Come alimentarloQuasi tutti i radiatori aftermarket hanno i raccordi del tipo AN, generalmente AN-08 o AN-10, con cono di tenuta da 37°, praticamente identici agli JIC, come ho scoperto in seguito.
Questa è la tabella riassuntiva dei tubi e delle filettature di tipo AN ( la sigla significa Army Navy)
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Il problema principale non é comperare i raccordi per i tubi, che si trovano facilmente, ma trovarne anche di tipo adatto per l'attacco sul motore, perché ne servirebbe uno speciale. Me lo sono disegnato, eccolo
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e poi dal computer siamo passati alla realtà- Lo scopo della curiosa molla , la spiego dopo !
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Bene. Ecco come appare il tutto. Ma non siamo ancora alla fine ...
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3- Come farlo funzionare davvero beneNonostante il radiatore originale sia alimentato da sotto, questo é un errore! Intendiamoci, non un errore grave ma, per essere pignoli lo é. Alimentando da sotto, quando si arresta il motore, tutto l'olio defluisce nella coppa e il radiatore rimane vuoto. Anxi, rimane pieno di aria. Al successivo riavvio l'olio comincia ad arrivare dal basso, poi prima di riempire tutti i tubi del radiatore, trova la strada dell'uscita ed esce, sempre verso il basso. La parte aria del radiatore rimane piena d'aria intrappolata.
In questo modo il radiatore maggiorato non raffredda a dovere! Allora?
Allora ci sono due strade:
- sistemare i due tubi verso l'alto, in modo che il radiatore sia il punto più basso, in modo che rimanga sempre pieno d'olio e l'aria eventuale abbia la possibilità di sfuggire
oppure
-inventarsi qualcosa
Siccome i tubi dall'alto non sono affatto pratici, ho adottato un semplice accorgimento, anzi due.
Il primo é un tubetto di "troppo pieno" sistemato sul raccordo di uscita dal radiatore, in modo che sporga al suo interno ed arrivi fino a lambire la parete superiore.
In questo modo si obbliga l'olio a riempire tutto il volume prima di trovare la strada di uscita. L'eventuale aria intrappolata nella parte alta segue lo stesso percorso obbligato.
Per capirci meglio, ho fatto un po' di computer-grafica, per far pari con gli schizzi a mano libera!
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Il secondo é una valvolina di ritegno, caricata da una debole molla, sistemata dentro al raccordo di ritorno sul motore, in modo che tenga trattenga l'olio dentro al tubo quando viene a mancare la pressione sul circuito, cioé a motore spento. Ecco lo scopo della molla che si vede in una foto precedente.
Il carico della molla, regolabile, deve essere appena sufficiente a trattenere il peso d'olio corrispondente ad una altezza di circa mezzo metro, diciamo un metro, cioé pari ad una pressione di neanche un decimo di atmosfera ... nulla!
Appena é tutto pronto, monto dei tubi provvisori in plastica trasparente e verifico "visivamente se tutto funziona come vorrei.
La prova la faccio a motore spento, facendolo girare a vuoto senza le candele, sotto la spinta del solo motorino d'avviamento.
La sicurezza non é mai troppa!