Topic: Novità nel regolamento 2012 della Superbike (Letto 773 volte)

IVAN · « **il:** 10 Marzo 2012, 23:09:14 »

Novità nel regolamento 2012 della Superbike

Le norme tecniche sono giuste secondo voi?
La differente cilindrata e I limiti di peso sono proporzionati?
Come pesare il valore e la grinta dei piloti?
E' giusto cambiarlo in base a chi vince l'anno prima?
Qual è lo scopo del regolamento?

Alla fine di Ottobre 2011 sono state presentate le novità del regolamento 2012 della Superbike.

Novità nel regolamento 2012 della Superbike

Il limiti di cilindrata e di peso sono ora:

Motori a 2 cilindri    1200cc peso minimo della moto a secco 171Kg
Motori a 3 e 4 cilindri 1000cc peso minimo della moto a secco 165Kg



Mentre l' argomento teorico della potenza massima ottenibile con diverse architetture di motore é trattato nella sezione CBWiki – Quale potenza con quanti cilindri, per le osservazioni "passionali" e "oltre all'aspetto tecnico", questo é il posto adatto...

Empirico · « **Risposta #1 il:** 10 Marzo 2012, 23:32:52 »

Ho sempre trovato ingiusto il limite di peso per i bicilindrici.I motori per quanto ne so,pesano di più per via dei basamenti più robusti che servono a causa delle vibrazioni (del secondo tipo?).

Gabro · « **Risposta #2 il:** 11 Marzo 2012, 05:00:11 »

Citazione

E' giusto cambiarlo in base a chi vince l'anno prima?
Qual è lo scopo del regolamento?

lo scopo del regolamento è avere sempre gare sempre avvincenti. anche a scapito di "mettere i bastoni fra le ruote" a chi dimostra di avere un tale vantaggio tecnico da rischiare di andare in fuga e "ammazzare" lo spettacolo delle gare.

anche perchè partendo da moto di serie (e arrivando mooolto lontano) bisogna dare la possibilità di correre e potenzialmente vincere a tutte le moto di serie che possono partecipare. (per esempio i giapponesi producono moto di serie più stradali, orientate all'utilizzatore medio, rispetto ai produtori europei che quindi con un regolamento tecnico più restrittivo in termine di modifiche da corsa sarebbero avvantaggiati).
certo che partire nella progettazione della moto stradale pensando già al suo impiego agonistico è già un vantaggio... cosa che fanno da sempre Ducati e Aprilia, Honda lo fa solo se gli va (RC30/45, VTR, di sicuro non il CBR), yamaha ogni tanto (OW01 e R7), Kawa ha iniziato a farlo ora (e i risultati della verdona sono molto migliorati)

In caso invece di massima libertà e di prototipi invece le modifiche e gli schemi motoristici e equalizzano naturalmente, data la necessaria libertà progettuale senza vincoli con la produzione. Non a caso in motogippi sono quasi tutti V4, ed in formula1 sono tutti V10.... anche se nessuno li costringe a questi schemi, col regolamento in vigore e con le dotazioni tenciche ammesse questi sono risultati essere i migliori.

più che la potenza massima comunque conta la capacità di trazione per uscire dalle curve e il consumare di meno le gomme, specialità in cui i bicilindrici sono sempre stati padroni, insieme ai 4 cilindri "atipici"... quello aritmico yamaha ed il V4 aprilia (che altro non è che 2 piccoli bicilindrici affiancati). Non a caso gli ultimi 3 mondiali se li son aggiudicati queste 3 moto diverse. I 4 in linea invece in genere finiscono le gare correndo sui cerchi.
Senza contare la gestione elettronica del TC... Aprilia al momento ha un grosso vantaggio tecnico su quel fronte perchè ha sviluppato un suo sistema proprietario che funziona molto bene (biemmevvù ha fatto lo stesso, ma a loro non funziona 'na sega... e si vede).
All'isola di filippo Biaggi non passava tutti sul dritto non (solo) perchè avesse una turbina sotto il culo, ma (soprattutto) perchè aveva una percorrenza paurosa dell'ultima curva e un'uscita a fionda.

L'ultimo mondiale vinto dalla 1098 l'ha vinto Baylis, sempre coi sei kili di zavorra e con l'air restrictor piccolo... limitazioni che poi sono state tolte dopo la disastrosa stagione successiva con haga e fabrizio (e si vocifera che a fine campionato ducati abbia fatto di tutto per prendere meno punti possibile, proprio per correre senza limitazioni l'anno dopo). Quindi è a Checa che piace vincere facile

PS quando vince Aprilia gli rode il culo a tutti... ma com'é?!?! perchè 'sti poracci stanno sulle palle a tutto il mondo?! 125 e 250 per cacciarli via addiritura li hanno fatti diventare fuorilegge

Gabro · « **Risposta #3 il:** 11 Marzo 2012, 05:10:28 »

piuttosto... adesso c'è da stare attenti a questi qui: http://www.omnicorse.it/magazine/15930/moto-gp-ecco-la-nuova-livrea-delle-art-aprilia-del-team-aspar è dal 2008 che Aprilia c'ha in canna la sua motogippi/CRT... secondo me ne vedremo delle belle (tipo un depuniet che svernicia ricciolino46?!?!

)
Beh almeno quest'anno ci sarà qualche altra cosa da guardare oltre alla SBK!

toni1100 · « **Risposta #4 il:** 11 Marzo 2012, 07:31:38 »

Secondo me , caro Gabro , rosicano tutti quando vince Aprilia ,
perchè c'è Max Biaggi.
Molto non lo sopportano ma, nonostante la sua età, è un gran pilota.

Gabro · « **Risposta #5 il:** 11 Marzo 2012, 08:12:31 »

per me Biaggi nel 2013 ce lo ritroviamo in motogippì

IVAN · « **Risposta #6 il:** 13 Marzo 2012, 12:16:26 »

Citazione da: Gabro - 11 Marzo 2012, 05:00:11

Citazione
E' giusto cambiarlo in base a chi vince l'anno prima?
Qual è lo scopo del regolamento?

....
PS quando vince Aprilia gli rode il culo a tutti... ma com'é?!?! perchè 'sti poracci stanno sulle palle a tutto il mondo?! 125 e 250 per cacciarli via addiritura li hanno fatti diventare fuorilegge

Gabro, Sono d'accordo su (quasi) tutto quello che dici:

Le mote derivate dalla serie sono talmente differenti che una formula teorica non riuscirà MAI a parificare le prestazioni.

In effetti lo sport motoristico, con le cifre che richiede, deve poggiare sullo spettacolo, quindi é logico "aggiustare" il regolamento di tanto in tanto, per mantenere vivo l'interesse del pubblico.

Che la potenza massima non sia tutto, é vero come il sole: le corse si fanno in piste CHE HANNO ANCHE LE CURVE, con della gente ai comandi, e molta di più ai box; e non al banco-prova, nè tantomeno sul kilometro lanciato.

Ovviamente non é che l'Aprilia in 125-250 sia stata penalizzata perché sta' sulle balle. Il fatto é che non ha il peso politico e commerciale che ha la Honda!

E per fortuna che vince in SBK! Fra Aprilia e Ducati è un trionfo tutto italiano, cacchio!. E dobbiamo esserne tutti ENTUSIASTI.

BIAGGI può avere tutti i difetti del mondo (chi non ha?) e può risultare più o meno simpatico (per me é più simpatico Ceca) ma una cosa le devo dire:

DIOBBO' CHE MANICO BIAGGI : Sono felice che sia italiano !

Freddie · « **Risposta #7 il:** 13 Marzo 2012, 13:16:53 »

A mio parere, quella di avere a disposizione una sola moto è una vera caxxata; rischieremo di vedere griglie sfoltite da cadute solitarie o di massa.
Non trovo giusto nemmeno penalizzare chi ha vinto l'anno precedente.
Altro argomento, la solita diatriba dei vantaggi/svantaggi del bicilindrico di maggior cilindrata, discussione dalla qale non se ne verrà mai fuori e d'altro canto se il regolamento prevede la partecipazione di una 1198 bilicindrica in schieramento con moto 4 cilindri 1000, le cose sono due:
o Ducati sviluppa una 4v 1000 stradale da adibire alla SBK, oppure ne subisce la penalizzazioni dovute al compromesso della maggior cilindrata.
Sono dell'avviso che le moto dovrebbero avere tutte un limite di cilindrata univoco, mentre non discuterei le scelte tecniche adottate; chi riesce a tirare fuori il meglio da un 1000 (monocilindrico, bicilindrico, tre cilindri, 4 in linea, 4 a v, 4 a l..........) avrà la moto migliore. Poi il pilota fa la vera differenza ulteriore.
Pur tifando Ducati nella SBK, ritengo sia responsabile della scelta di correre con una bicilindrica (Aprilia si è presentata con un 4V, perche?

Gabro · « **Risposta #8 il:** 16 Marzo 2012, 10:29:11 »

Da gpone:

Non è vero che Max Biaggi ha sbancato l'apertura Superbike a Phillip Island perchè l'Aprilia RSV4 è troppo superiore alle avversarie in rettilineo. Per smontare la (piccola) polemica innescata a fine gara dai ducatisti basta analizzare i dati e confrontarli con quelli del 2011, quando Carlos Checa aveva dominato la scena battendo per distacco lo stesso Biaggi. Si scopre addirittura che la Ducati è andata molto più forte riducendo il divario dall'Aprilia in rettilineo. Eppure il risultato finale si è capovolto. Vediamo perchè.
Nelle due manche di quest'anno l'Aprilia di Max è arrivata a 324,6 km/h mentre la 1198R di Checa ha raggiunto i 311,6. L'anno prima la Ducati aveva fatto 301,1 contro 318,9 dell'Aprilia. Quindi il delta (differenza di prestazione) si è ridotto da 17,8 a 13 km/h. In dodici mesi la 1198R ha guadagnato quasi 10 km/h di spunto, l'Aprilia solo 5.
La RSV4 mantiene il primato velocistico che già aveva fatto pesare nel 2010 e nel 2011 ma le altre quattro cilindri sono vicinissime: la BMW di Marco Melandri è transitata a 322,7, la Honda CBR-RR di Jonathan Rea a 320,8 e la Kawasaki di Tom Sykes ha toccato i 318,9. Biaggi però è stato di un altro pianeta.
In realtà in Australia Max ha ribaltato la partita contro Carlos guadagnando vistosamente terreno nella parte più guidata del tracciato disponendo di gomme che gli hanno permesso di tenere un ritmo molto più incisivo dall'inizio alla fine.

Nel 2011 Carlito aveva ottenuto il record in gara con 1'32”193, Max era stato un pelo più veloce (1'32”012) ma non aveva avuto la stessa costanza di rendimento a gomme finite. Checa quest'anno è andato solo una volta sotto 1'32” (per la precisione: 1'31”950) nella tornata precedente a quella del pauroso volo che gli è costata gara uno. Significa che a questo livello la Ducati era al limite, mentre Biaggi è sceso fino a 1'31”785, limando tre decimi rispetto alla prestazione sul giro 2011. Max ha fatto i primi dodici giri sotto 1'33 mentre nel 2011 aveva guidato a questo ritmo solo per sette tornate. E c'è anche da considerare che quest'anno faceva molto più caldo (e che l'asfalto adesso è molto più danneggiato di dodici mesi fa.

Il confronto motoristico non ha quindi pesato sul risultato, influenzato piuttosto dalla diversa dotazione di gomme Pirelli.

Nel 2012 Checa aveva stracciato tutti utilizzando la posteriore media con battistrada da 190 millimetri mentre quest'anno è stato costretto ad utilizzare la 200 perchè – a differenza di un anno fa – il fornitore unico aveva modificato strutture e mescole rendendo il “gommone” più competitivo. Le quattro cilindri hanno più cavalli e una coppia più violenta della bicilindrica, quindi stressano maggiormente gli pneumatici. Con il gommone sono andate a nozze perchè questa soluzione ha una maggiore resistenza meccanica ed è meno sensibile all'aumento di temperature (anche interne) determinato dai velocissimi curvoni di Phillip Island, che girano tutti a sinistra.
Per Checa sarebbe stato molto meglio se Biaggi avesse vinto solo per merito del motore perchè gran parte dei tredici round che restano si correranno su tracciati molto guidati. In realtà l'Aprilia RSV4 ha fatto sensibili progressi nel misto. E questo, in prospettiva, è il vero problema di Carlos e della Ducati.