di Alice MargariaLoris Reggiani ha detto 'stop'.La voce romagnola del Motomondiale da quest'anno non entrerà più nelle case degli appassionati attraverso le dirette di Mediaset, dopo dieci anni di commenti, colpi di scena, emozioni e viaggi in giro per il mondo al seguito del Circus.
Una decisione quella del 'Reggio', consapevole e definitiva ma che lascia inevitabilmente uno spiraglio aperto alla nostalgia, sentimento che, per chi per anni ha respirato il profumo delle corse, è impossibile sopire.
“Per il 90% del tempo sono stato benissimo con loro - chiarisce Reggiani – altrimenti non ci sarei stato per 10 anni, poi però c'è quel 10% fatto di piccole gocce che sommate ad altre fanno traboccare il vaso”.
Ci tiene Loris (52 anni, 10 anni di telecronache a Mediaset al fianco di Guido Meda e 2 in Rai con Federico Urban) che non passi il messaggio che quella con Mediaset sia stata una separazione a brutto muso. Ma facciamo un passo indietro.
“Lavorare in Rai non mi sembrava un lavoro professionale, poi quando Mediaset ha acquisito i diritti del Motonondiale, sono stato un po' la seconda scelta: avevano contattato Luca Cadalora (campione del mondo 125 nel '86 e due volte 250 nel '91-92 ndr) e avevano fatto un accordo con lui, poi a 15 giorni dall'inizio del mondiale Luca ha rinunciato e me l'hanno proposto. A me piaceva quel tipo di lavoro, mi piaceva l'impegno che ci mettevano per farlo e quindi sono andato di corsa!”.
In questi dieci anni qual è stato il momento più difficile per la tua carriera di telecronista?“In assoluto la morte di Simoncelli. Non perché è successo da poco, ma perché è stata la cosa più dura e tragica che sia successa. Mi ricordo che anche con Tomizawa avevo avuto un brutto momento, ma lui lo vedevo solo nei box”.
Questo può aver influito sulla tua decisione di lasciare le telecronache?“No. Era già qualche anno che mi pesava molto andare in giro per il mondo, prendere gli stessi aerei, andare negli stessi circuiti e vedere sempre le stesse persone che, invecchiando, sopporto meno, mentre calano col tempo le persone che invece ho piacere di vedere. Credo che queste saranno quelle che mi mancheranno di più perché poi, lo sai com'è, quando le persone non le frequenti, le perdi di vista”.
Gli altri motivi quali sono?“Io non condividevo tanto la linea editoriale troppo faziosa nei confronti di Valentino Rossi che c'è lì dentro e alcune volte, non dico tutte ma alcune, ho avuto degli scontri abbastanza feroci. Scontri fra amici dopo i quali sei amico come prima, ma secondo me ci doveva essere un limite oltre il quale non si doveva passare. E' solo la mia opinione, non metto in alcun modo in discussione il lavoro che fanno, avevo solo un'opinione diversa dalla loro. Quest'anno soprattutto un paio di volte... Perché se per andare a favore di Rossi si deve andare contro altri piloti italiani secondo me stride, in una televisione italiana. Finché si parla di Gibernau o di Hayden o altri secondo me è giusto che una tv italiana faccia il tifo per gli italiani e fino ad un certo punto è giusto anche che una tv italiana faccia il tifo per Rossi con tutto quello che Rossi ha fatto per il motociclismo in questi anni...”.
...a patto che non diventi 'Rossi Channel', intendi dire?“Sì, ecco, quando si mette in discussione uno come Dovizioso, che se c'è uno sincero è lui, a tal punto che spesso si tira addosso polemiche, solo perché ha detto qualcosa a Rossi, quello non mi piace, oppure quando si chiama un pilota come Alex De Angelis a 'Fuorigiri' perché ha fatto una gran gara in Moto2 e per tutta la puntata gli si fanno solo domande su Valentino Rossi e la Ducati, ecco, quelle cose lì non le sopporto”.
Sentendoti parlare sembra che non fosse un problema tra te e Guido Meda ma un input editoriale che arrivava dall'alto. E' così?“No, no, assolutamente no. Io gli scontri li ho avuti con Guido, così come con Giorgio Terruzzi perché anche lui secondo me è un po' troppo tifoso, però non c'è mai stato nessuno che mi abbia detto che una cosa non la dovevo dire, in assoluto. Lì la telecronaca la comanda Meda, a me non piaceva quando si perdevano dei minuti all'inizio della telecronaca perché bisognava difendere Valentino Rossi da degli attacchi di fans di Stoner sul blog, o di Lorenzo o di Pedrosa, voglio dire, secondo me si può difendere anche da solo. Quello era un calo di livello che non mi piaceva ma ripeto, sono opinioni personali che possono anche essere sbagliate”.
C'è dell'altro?“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è che quest'anno con la stretta dei budget, essendo io un collaboratore esterno mi hanno proposto un calo di stipendio importante che per me era troppo, nel senso che avrei dovuto andare a fare altro e stando in giro per il mondo per 18 domeniche fai fatica a trovare altro da fare. Io lì dentro non posso fare altro, non sono un giornalista, non sono in grado di scrivere articoli, sono un opinionista”.
Quindi cosa farai?“Sto cercando di far funzionare da qualche anno a questa parte una piccola azienda che ho messo in piedi, per la costruzione di motori industriali. Quello che comunque tengo a dire è che in questi dieci anni sono stato benissimo e non ho nulla da recriminare nei confronti di nessuno”.
reggiani cadalora zeelembergAllora saprai dirmi qual'è stato il momento più bello?“Boh! Per il 90% del tempo sono stato benissimo, e non solo con Meda, Porta e Beltramo ma anche con tutti i tecnici che ci sono dietro che sono delle persone fantastiche”.
Come lo vedi il Motomondiale quest'anno - a questo punto - da esterno?“La Moto3 non mi fa impazzire ma di sicuro può essere interessante, la Moto2 è un insulto al Motomondiale, lo è stato e spero che cambi presto perché la strada è quella della Moto3, secondo me andranno avanti ancora un anno o due con la Moto2 e poi faranno i prototipi, spero per loro”
E CRT?“Potrebbe essere una cosa interessante perché se le case non smettono di alzare i prezzi delle loro moto, è giusto che si trovi un'alternativa. La CRT per come l'hanno fatta è una cavolata pazzesca perchè è troppo inferiore alle MotoGP; purtroppo ci si è dovuti inventare questa cosa che così non va bene ma capisco che forse non c'erano alternative arrivati a questo punto: negli ultimi anni sono state fatte scelte scellerate che hanno fatto lievitare i costi a partire dal passaggio ai 4 tempi o ai costi per sviluppare nuove tecnologie sulle limitazioni del carburante o del numero dei motori, quindi è chiaro che oggi le moto costino di più”.
Tifando Italia, quest'anno cosa succederà con Rossi che ha iniziato bene ai test ma con avversari fortissimi, Capirossi che ha lasciato le gare, Simoncelli che non c'è più e Dovizioso che ha esordito con una spalla dolorante?“La vedo triste, ho paura che ci annoieremo, quest'anno. Vedere Rossi che vince con una Ducati è il sogno di tanti e anche il mio, ma stando con i piedi per terra non la vedo”
Non andando più alle gare riuscirai a guardare anche qualche gara di Superbike?“Sì ma le guardavo già anche prima. Le corse le guardo in generale, alla fine mi piace anche guardare la Moto2, anzi, lo spettacolo c'è, è il livello delle moto che non è in linea con il Motomondiale”.
Accanto a Guido Meda, a sostituire il commento tecnico di Loris Reggiani ci sarà la voce dell'ottimo Giulio Rangheri, un habitué del commento in tv (prima su Eurosport e poi su Mediaset Premium) che va così a completare il trio Meda-Porta-Beltramo in un poker di cronisti e inviati, 100% milanesi doc.
Niente più Romagna quindi al commento in tv... Mancherà di più la voce di Reggiani agli appassionati, o il Motomondiale a Reggiani?Il titolo originale: "Reggiani: Mediaset addio, troppo faziosi" è stato modificato su richiesta dell'intervistato: ha ragione, non è andato via solo perché riteneva Mediaset troppo faziosa...è stata solo uno dei motivi, tutti determinanti.