Topic: FEBBRE DA CAMMELLO (Letto 1756 volte)

kabosky · « **il:** 02 Agosto 2010, 10:18:44 »

Un giorno della primavera del 2004 andai a vedere una moto, quasi per gioco.
Non mi interessava, il tizio voleva liberarsene, ma da un "levatemela dal garage", era passato a un "400€ ed è vostra", e la moto non era bella, era un Morini Kanguro 350. Ma la scusa per prenderla c'era, il mio babbo andava a funghi con un xl125 che la ruggine stava portandosi via ed era senza documenti, con il Kanguro sarebbe stato in regola e con poco.
La moto mi si parò davanti, bruttina come mi aspettavo, ma in condizioni da urlo, 20k km, tirata a lucido e manutenzione maniacale.
Avevo duegento euri in tasca e la richiesta del tale fu subito ridimensionata a tal proposito. Andai a casa a prendere il Pick-Up e tempo due ore ero già a scalciare sulla pedivella.
Non si muoveva, il cilindro era pieno di benzina, la valvola a spillo conico si era incantata e così adagiai la moto su un fianco e svuotai i carburatori, poi detti di nuovo un calcio alla pedivella e un fragoroso rumore mi percosse l'anima, era il sound Morini, che non ho più abbandonato.
In sella quel rumore si estende ad altre capacità sensoriali, l'erogazione del Morini 350 è qualcosa che da appetito, appetito di curve e chilometri.
Lo snobbavo come un brutto anatroccolo, ma intanto cercavo scarichi e ammortizzatori su ebay...
Due gomme nuove, la scusa di dover far pratica nella messa a punto e la ricerca dell’erogazione perfetta con il vacuometro…
Senza rendermene conto, ero diventato un Morinista, avevo un GPZ750 Unitrack in garage, ma ero sempre sul Kanguro. La bellezza della praticità, mai più di una pedalata, dolce e senza rinculo, e il suo fragrante ruggito era di nuovo compagno. Leggero e maneggevole con delle marce che non finiscono mai il Kanguro ha i pregi di una Vespa e quelli di una moto uniti insieme.

Da lì il passo fu spontaneo, pensai che se il 350 mi aveva fatto prendere una cotta, il 500 doveva darmi l’amore vero…

kabosky · « **Risposta #1 il:** 02 Agosto 2010, 11:26:26 »

E così cominciai a guardarmi intorno, per vedere se mi fossi imbattuto in un Camel 500, ovviamente a buon prezzo!
Ma presto mi resi conto che quella moto è stata venduta in pochi esemplari, o meglio, pochi rispetto a quello che è il livello di apprezzamento oggi…
Quando si cerca una cosa sembra che tutti la cerchino, anzi sembra che tutti l’hanno cercata prima di te, e difatti non si trova. Ho cominciato a percorrere diversi canali, dal passaparola alla ricerca su internet e se è vero che chi cerca trova, qualcosa è saltato fuori.
Un collezionista di Fermo aveva messo un’inserzione su ebay: Morini Transafrica. La dicitura errata fu probabilmente la mia fortuna, perché cercando con le parole chiave giuste (Camel 500) non veniva fuori.. La moto mi sembrò bellissima, non sapevo che la facessero anche gialla e cominciai a fantasticare che quella fosse un esemplare unico, o da competizione, sopravvissuto ai raid africani. Me la aggiudicai a 378.51€. Andai a prenderla e la moto era più o meno come mi aspettavo, DISASTRATA. Motore incollato, ruggine, un nido di uccelli dentro alla scatola filtro, sella sbranata dai gatti che ci si erano affilati le unghie, un rudere. Ma mi sembrava così bella…
Da allora la febbre da Camel non mi è mai scesa di una tacca, e la ricerca è sempre in atto.
Quel Camel giallo mi ha rubato tanto sonno, non sapevo da che parte rifarmi per il restauro, anche perché era pure senza documenti.
Era il 2007 ed ero a fine Università, dovevo fare un tirocinio ed ovviamente potendo scegliere ho preferito farlo alla Moto Morini…E proprio in una mattina di quello splendido periodo mentre cercavo ispirazione per disegnare un paracoppa, mi squilla il telefono.
Dovevo aver messo un annuncio “Cerco”, che neanche mi ricordavo, un tizio dall’altra parte mi dice che ha un Camel 500 funzionante e con documenti e uno smontato, senza telaio e ruote, per il resto completo, me li vendeva volentieri, la cifra si stabilì in 700 eurini.
Meglio di una se.. si può dire?
Quel Camel apparteneva alla omologazione successiva a quello giallo, ha i freni a disco ed altre evoluzioni, non piacevoli esteticamente perché meno vintage, però…Finalmente il 500, ho lavorato per dargli una sistemata a livello di carburazione e devo dire che sono rimasto felicemente sorpreso.
Il motore è figlio della stessa mamma, ma si sente che è stato partorito in un giorno di bufera… L’erogazione è quasi da due tempi, ma il tiro è da quattro, si può viaggiare a 1000 RPM e modulare il gas con dolcezza e improvvisamente decidere di far alzare l’anteriore con una semplice rotazione del polso destro, il motore è sempre pronto insomma e fra i due e i tremila giri la coppia è già notevole, in uscita di curva è imbattibile.
Ma la cosa che più mi ha esaltato è la ciclistica. L’impostazione di guida è piuttosto anomala, si è seduti in basso, la moto dietro è piuttosto accucciata, ma le pedane sono abbastanza alte, è… Una custom da cross! E forse è proprio per l’avancorsa generosa che non si scompone mai, si possono prendere curve a 80 all’ora con una mano sola e avere la sensazione che niente te la possa distogliere dalla traiettoria che hai pensato di fare. Ma allo stesso tempo non manca di maneggevolezza, quindi cosa manca?
Manca di trovarne, a prezzi modici ovviamente…